Accusava gonfiore alle caviglie, in cura in tre diverse strutture
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E' cominciato tutto con uno stranogonfiore alle caviglie. I medici hanno pensato subito adun'insufficienza renale, poi hanno compiuto accertamenti su unaprobabile neoplasia. Ma tutte e due le diagnosi sono statescartate. Dopo dieci giorni di accertamenti, Carmela Magnesa,40enne di Fragagnano (Taranto), sposata e madre di due bambini,e' morta nel reparto di rianimazione dell'ospedale SantissimaAnnunziata di Taranto, il terzo nosocomio che l'aveva avuta incura.
Sul suo decesso, le cui cause sono tutte da accertare, la procura di Taranto ha aperto un'inchiesta e ha inviato informazioni di garanzia per cooperazione in omicidio colposo a 24 medici in occasione dell'autopsia che sarà compiuta lunedì.
E' stato il marito della donna a denunciare i fatti alla magistratura facendo scattare l'indagine e descrivendo le tappe della sofferenza della moglie. Tutto è cominciato il 6 novembre quando la donna si e' rivolta all'ospedale di Manduria (Taranto) per capire cosa si nascondeva dietro quel fastidioso gonfiore alle caviglie che accusava da giorni. Inizialmente si è pensato ad un'insufficienza renale, ma la diagnosi è stata subito scartata. Alla donna i medici hanno prescritto esami del sangue e si sono accorti che alcuni valori superavano i limiti. Le viene consigliato il ricovero in ematologia, all'ospedale Moscati di Taranto. Qui i sanitari proseguono con le cure e pensano ad una grave malattia, che pero' viene esclusa dagli accertamenti. Col passare dei giorni le condizioni di salute della paziente peggiorano. Martedi' 13 novembre la 40enne viene trasferita d'urgenza all'ospedale 'Santissima Annunziata' di Taranto dove, in coma farmacologico, viene ricoverata nel reparto di rianimazione. Secondo i medici, le sue condizioni sono già disperate. Infatti, dopo due giorni, il 15 novembre, la quarantenne muore.
L'inchiesta è affidata al pm del tribunale di Taranto Daniela Putignano, che ha inviato informazioni di garanzia a 24 medici avvisandoli che possono nominare consulenti di parte che hanno la facolta' di partecipare all'autopsia che si terra' domani a Taranto. L'esame sara' eseguito dal medico legale dell'università di Bari, Giancarlo Divella, e dal suo collega Orazio Schiraldi.
Il magistrato ha intanto fatto acquisire le cartelle cliniche e tutta la documentazione sanitaria della donna. Sulla vicenda e' intervenuto il presidente della commissione d'inchiesta sul Servizio sanitario nazionale, Ignazio Marino (Pd), che ha invitato ad accertare ''al più presto tutte le eventuali responsabilità''. ''La morte di un paziente - dice Marino - è sempre sconvolgente, ma non deve in nessun caso essere trasformata in un pretesto per alimentare un clima di caccia alle streghe ai danni di medici, infermieri e tecnici''.