Un messaggio al Governatore della Toscana: fermi lo smantellamento dei reparti.
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Circa 7000 persone, un abitante su cinque, sono scese per le strade dell’Isola d’Elba questa mattina per difendere il diritto alla salute di residenti e turisti. La protesta è diretta in particolare contro la Regione Toscana, alla quale si chiede di fermare i pesanti tagli dell’ospedale di Portoferraio, il Comune più importante dell’isola nel quale risiede l’ospedale.
“Più che una protesta è stata la più grande manifestazione democratica che l’isola abbia visto nell'ultimo decennio – ha detto il sindaco di Portoferraio – i cittadini chiedono la salvaguardia di un diritto fondamentale qual è quello dell’assistenza sanitaria”.
Il Sindaco Peria, giunto al culmine di una situazione divenuta esasperata, nei giorni scorsi aveva rassegnato le proprie dimissioni per attirare l’attenzione delle istituzioni su questa vicenda. “Ho voluto mandare un messaggio forte alle istituzioni – ha detto il primo cittadino – io rappresento gli elettori e quando c’è una battaglia così importante è giusto che scenda in campo al loro fianco.” “Il 23 incontreremo l’assessore – ha aggiunto il sindaco – spero che quel giorno avremo delle risposte concrete. Se così fosse ritirerò le mie dimissioni, altrimenti resterò coerente con la mia decisione e il 27, quando diventeranno effettive, lascerò l’incarico”.
Peria ha ricevuto l’appoggio anche degli altri sette sindaci dell’isola – di diversi colori politici - i quali hanno protestato organizzando un presidio, con tanto di fascia tricolore, al primo piano dell’ospedale. Oggi la manifestazione, molto sentita e partecipata da tutta i cittadini elbani, che vogliono difendere il diritto all’assistenza sanitaria per loro stessi e per i numerosi turisti che in estate affollano l’isola. Non si tratta in questo caso di difendere sprechi o privilegi, ma al contrario di mantenere e far funzionare bene una struttura sanitaria già esistente.
Una struttura molto preziosa, dal momento che l’isola dista circa un’ora dalla costa e i tagli significherebbero per gli abitanti molti costi aggiuntivi: “se i servizi venissero meno la situazione diventerebbe drammatica – sostiene il sindaco - un’assistenza sanitaria efficiente è un diritto di tutti, ma è tanto più importante per chi vive una situazione isolata”, ha concluso.