Attimi di tensione all'arrivo di Passera e Barca, giunti in Sardegna per la vertenza Carbonsulcis
Tensione tra operai Alcoa e forze dell'ordine a Carbonia, in Sardegna, durante il primo della lunga serie di incontri sulla vertenza Sulcis con i ministri Passera e Barca e il sottosegretario De Vincenti. Un gruppo di operai ha invaso il piazzale antistante la sala dove si sono svolti gli incontri, tentando di sfondare la vetrata d'ingresso. Esplose anche alcune bombe-carta e lanciati palloncini con vernice. Ventisei i feriti.
I manifestanti hanno detto di voler far sentire la loro voce e la loro rabbia proprio nel momento in cui i loro delegati partecipavano alla riunione con i rappresentanti del governo. Tensioni si erano registrate anche prima dell'arrivo dei ministri: un gruppo di operai aveva sfondato le recinzioni e si era scontrato con le forze dell'ordine.
Alla fine del primo vertice, i rappresentanti del governo, per raggiungere l'aeroporto di Cagliari, hanno dovuto lasciare l'area in elicottero, poiché la strada è stata bloccata da una montagna di materiali.
Sindacato impegnato ad allentare la tensione
"Come sindacati stiamo lavorando per sedare gli animi, per garantire lo svolgimento dell'incontro, a noi interessa la firma sul protocollo". Così Roberto Forresu, segretario provinciale della Fiom davanti alla Grande Miniera di Serbariu dove ci sono stati degli scontri fra manifestanti e forze dell'ordine. "A noi interessa che si arrivi a soluzione - ha spiegato Forresu - stiamo cercando di calmare gli animi. Ci interessa risolvere il problema del Sulcis".
Sarebbero 26 i feriti tra le forze dell'ordine che hanno dovuto affrontare, a più riprese, i manifestanti, diversi dei quali avrebbero riportato contusioni leggere. Lo si apprende da fonti della Questura di Cagliari. Sarebbero inoltre al vaglio degli investigatori le posizioni di due persone che hanno partecipato agli scontri e individuate poi dalle forze di Polizia.