L'uomo aveva premeditato di togliere la vita ai piccoli, che si erano appena trasferiti dalla madre, e per questo si era portato da casa la corda e il coltello. Il suo intento era anche di suicidarsi
"Volevo troppo bene ai miei figli, non potevo stare senza di loro". E' questa la spiegazione che ha reso, davanti al gip Luca Semeraro, Mustapha Hajjaji, il marocchino 44enne che ha ucciso i suoi due bambini, che si erano appena trasferiti dalla madre. L'uomo, confessando l'omicidio, ha detto che voleva morire insieme a loro, ma che non aveva intenzione di uccidere la moglie.
L'uomo ha detto di essere uscito di casa proprio con l'intento di uccidere i propri figli e di suicidarsi. Per questo si era portato da casa la corda e la lama. Ha specificato, inoltre, di aver prima ucciso il figlio di otto anni, di essersi poi tagliato alla gola e al polso e di aver infine ucciso la figlia maggiore di dodici anni Jihane. Attualmente è piantonato in una stanza all'ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia in stato di arresto. Il gip ne ha convalidato l'arresto.
Le esequie di Amhed e Jihane si terranno lunedì, alle ore 10, presso l'ospedale di Perugia. A renderlo noto l'amministrazione comunale di Umbertide.