come fermare l'inquinamento?

Ilva: "La Procura vuole solo lo spegnimento" "Istanza incompatibile e in contrasto con l'Aia"

Il presidente Ferrante: "Chiederemo il dissequestro per poter effettuare le modifiche"

07 Nov 2012 - 16:48
 © Ansa

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L'Ilva di Taranto contesta le richieste della Procura all'azienda. Per i magistrati, dicono i vertici della società, "l'unica misura per eliminare le emissioni inquinanti è lo spegnimento degli impianti e tale disposizione, in via di attuazione, è incompatibile e in evidente contrasto con l'Aia (Autorizzazione integrata ambientale)". Disposizione, precisa la nota in risposta al ministero dell'Ambiente, che "prescinde da qualsiasi volontà dell'azienda".

"Le disposizioni impartite dalla procura della Repubblica di Taranto spiega l'azienda - impongono ai custodi, come unica misura necessaria alla eliminazione delle emissioni inquinanti, lo spegnimento di diverse parti degli impianti in sequestro (cokerie, altiforni, acciaierie)". Questa disposizione, che è "in via di attuazione, risulta incompatibile e in evidente contrasto con le attività disposte dall'Aia, e prescinde da qualsiasi volontà o decisione dell'azienda".

"L'azienda non ha la giuridica e materiale disponibilità degli impianti - aggiunge - e su essi non può operare alcun intervento manutentivo e modificativo". L'Ilva ad ogni modo sempre secondo quanto si apprende dà la propria "disponibilità, in linea di massima e tenuto conto" del sequestro degli impianti, a "dare applicazione alle disposizioni" dell'Autorizzazione integrata ambientale.

"Ilva presenterà, prossimamente, all'Autorità giudiziaria un'istanza per ottenere il dissequestro delle aree a caldo". Lo scrive Ferrante in risposta al ministero dell'Ambiente sull'Aia. "Solo con la completa disponibilità dei beni si potra' elaborare un piano e avviare l'Aia".

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