La replica alle accuse dell'Ingegnere: "Attendiamo con fiducia il verdetto della Cassazione"
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Non si è fatta attendere la replica di Marina Berlusconi alle nuove accuse esternate dall'ingegnere Carlo De Benedetti a margine di Che tempo che fa.Il presidente di Fininvest, in una nota, ha espresso tutto il suo disappunto all'indomani dell'intervento del presidente onorario di Cir. ''Qualcuno dovrebbe spiegare all'ingegner De Benedetti che talvolta il silenzio è d'oro. Nel suo caso, per esempio, sul Lodo Mondadori'. ''Grazie a due sentenze sconcertanti e in contraddizione tra loro ha intascato - per il momento - la bellezza di 564 milioni di euro. Ma invece di tacere e sperare che la giustizia continui ad essere ingiusta com'è stata finora, sempre più spesso con arroganza e impudenza sale in cattedra a pontificare e a impartire improbabili lezioni di rigore morale a tutti e su tutto, Lodo compreso'', prosegue Marina Berlusconi nella nota.
''Lo ha fatto anche ieri sera, durante una trasmissione televisiva, nella quale ha riproposto la menzogna diffamatoria secondo cui 'la difesa di Berlusconi si basa sul fatto che dei tre giudici ne ha corrotto solo uno… vuol dire che ha risparmiato'. Mi vedo quindi costretta a ribadire ancora una volta che la sentenza della Corte d'Appello di Roma che annullava il lodo Mondadori - il verdetto da cui poi originò tutta la vicenda - fu emessa da un collegio di tre giudici. Uno di loro venne successivamente ritenuto colpevole di corruzione, al termine di un procedimento molto controverso. Gli altri due giudici, esperti in materia e sul cui operato non c'è stata alcuna censura, hanno ribadito più- volte di aver studiato bene la causa e di aver totalmente condiviso il verdetto".
"Quella della Corte romana era quindi una sentenza assolutamente giusta e conforme al diritto. Mio padre venne prosciolto da ogni ipotesi accusatoria ancor prima che iniziasse il dibattimento nel 2001. Mio padre non ha mai corrotto nessuno, noi non abbiamo mai corrotto nessuno. Attendiamo ora con totale fiducia che la Cassazione ci renda finalmente giustizia perché in quella vicenda non vi fu alcun danno per De Benedetti e nulla da parte nostra è dovuto".