E' caccia all'uomo: posti di blocco in tutta la zona. Domani l'autopsia a Pavia
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Stava controllando due auto sospette proprio nella via dove è stato ucciso Giovanni Sali, il carabiniere assassinato ieri a Lodi. E' quanto emerge dalle prime informazioni sugli accertamenti degli investigatori. Al momento dell'aggressione Sali era dunque in servizio, impegnato in una verifica di routine che fa parte dei normali accertamenti di un militare che svolge il ruolo di carabiniere di quartiere.
Le auto che Sali stava controllando sono state sottoposte a verifica ma risulterebbero non rubate né tantomeno segnalate come "sospette". Sulle vetture sono stati effettuati approfonditi rilievi della Scientifica dell'Arma, ora in corso di sviluppo investigativo. Non sembrerebbe dunque, al momento, che le auto siano direttamente collegate all'aggressione, mentre appare invece verosimile che durante il controllo il carabiniere abbia incontrato un soggetto che lo ha aggredito.
Si lavora dunque, nel più stretto riserbo, per ricostruire la dinamica dell'omicidio. Le indagini sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Lodi e sono svolte dai carabinieri di Lodi e da un nutrito gruppo di investigatori e specialisti del Comando provinciale di Milano.
Caccia all'uomo, posti di blocco in tutta la zona
Diversi posti di blocco sono stati istituiti intorno a Lodi, dove è iniziata una vera e propria caccia all'uomo per assicurare alla giustizia l'uomo che ha sparato uccidendo il carabiniere. Sul luogo dell'omicidio, intanto, sono arrivati anche i militari del Ris che stanno facendo i rilievi del caso.
Aggredito e ucciso
Sali, 48 anni, è stato raggiunto da due colpi al torace sparati con la sua stessa pistola. Un terzo colpo, esploso con la stessa arma, è andato a vuoto. Gli investigatori ammettono di non poter escludere nessuna ipotesi, dall'aggressione alla colluttazione finita in tragedia, alla tentata rapina.
Le indagini
I carabinieri stanno ascoltando tutte le persone che potrebbero aver visto o anche solo sentito qualcosa, dai condomini dei palazzi vicini ai passanti ai commercianti, ma a complicare il tutto c'è anche il fatto che l'omicidio è avvenuto in un vicolo molto stretto e isolato nella zona vecchia della città.
In fase di acquisizione anche i filmati di tutte le videocamere di sorveglianza funzionanti nell'area mentre prosegue l'attività tecnica-scientifica dei Ris che hanno passato al setaccio la scena del delitto. Ed è prevista per domani, all'Istitutodi medicina legale di Pavia, l'autopsia del cadavere del carabiniere ucciso.