Le due motovedette della guardia costiera stanno continuando le ricerche
© LaPresse
I militari della guardia costiera hanno salvato 70 persone, 62 uomini e 8 donne, di cui una incinta, nel naufragio avvenuto ieri a 35 miglia dalla Libia. I tre cadaveri e tutti i superstiti sono stati trasferiti a bordo di una nave della Marina militare che sta ora dirigendo verso Lampedusa e sarà sostituita nell'area da un'altra nave, sempre della Marina. Le due motovedette della guardia costiera stanno continuando le ricerche.
La vicenda: un gommone carico di immigranti che stava tentando l'ennesimo viaggio della speranza verso le coste siciliane è naufragato a largo della Libia a circa 35 miglia dalla costa. E' giunta una segnalazione alla capitaneria di porto di Palermo che avvertiva del gommone in difficoltà. La Guardia Costiera italiana ha avvisato le autorità maltesi e quelle libiche. Un aereo di Malta ha localizzato alle 16.30 il gommone raggiunto in serata dai natanti italiani.
Il numero dei migranti che erano diretti in Italia è imprecisato, ma secondo la capitaneria dovrebbero essere oltre una settantina.
I militari sono trovati davanti a scene di disperazione: persone sfinite da ore trascorse in acqua e dal terrore di morire in alto mare che gridavano aiuto nella propria lingua. I migranti salvati sono stati rifocillati, sono stati dati loro vestiti asciutti e sono stati avvolti nelle coperte termiche. Alcuni sono sotto controllo medico anche per principi di assideramento.