si risparmia sui loculi

Se la crisi colpisce anche da morti: in aumento le cremazioni per risparmiare sui loculi

Sono 85mila all'anno gli Italiani che preferiscono le ceneri per spendere di meno

03 Nov 2012 - 08:04
 © LaPresse

© LaPresse

Possibile che la crisi influenzi anche l'ultima decisione della vita di un uomo? A giudicare dagli ultimi dati si direbbe di sì. In Italia aumenta il numero di persone che preferisce farsi cremare. La ragione? semplice: si risparmia sul costo dei loculi al cimitero che, sopratutto nelle grandi città sono carissimi e quasi introvabili. Nel 2011 "le ceneri" sono state scelte da 85mila italiani.

Una scelta, quella della cremazione dei defunti, sulla quale il nuovo Rito delle esequie, predisposto dalla Cei e in vigore da oggi, detta nuove 'regole', a partire dal divieto di disperdere o conservare in casa le ceneri, che dovranno essere deposte in un'urna al cimitero. "Il ricorso alla cremazione - spiega Carmelo Pezzino, direttore della rivista 'Oltre magazine' - sta registrando in Italia un incremento costante, anche se con differenze abissali fra il Nord e il Sud del Paese".

Quanto alle motivazioni di coloro che la scelgono "se qualche anno fa avrei messo ai primi posti ragioni religiose e ideologiche - dice - oggi, in tempo di crisi, prevalgono quelle economiche". I dati parlano chiaro: si e' passati da circa 3.600 cremazioni nel 1987 a circa 30mila del 2000, per arrivare a 60mila nel 2007, con un'incidenza del 10% circa sul totale delle sepolture, fino alle 84.783 mila del 2011, pari a oltre il 14%.

Con previsioni - da parte degli addetti ai lavori - che oscillano fra il 25% e il 35%, che in cifre si traduce in un probabile numero di cremazioni nel 2050 prossimo alle 178mila

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri