Filippo Ceravolo colpito dalle pallottole di un killer a Soriano, Vibo Valentia: l'obiettivo era il conducente imparentato con il boss Bruno Emanuele, lui aveva chiesto solo un passaggio in auto
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Filippo Ceravolo è morto in ospedale dopo essere stato colpito da alcuni pallettoni di un fucile il 26 ottobre. Aveva 19 anni, era di Soriano (Vibo Valentia), e aiutava il padre nell'attività di commercio di famiglia. Filippo è una vittima innocente della 'ndrangheta, una delle tante sepolte, fino a ora, nel silenzio dei media. Non era lui infatti l'obiettivo da eliminare, ma l'autista dell'auto su cui viaggiava: un parente del boss Bruno Emanuele.
Ceravolo aveva solamente chiesto un passaggio all'amico, dopo aver fatto un aperitivo con le rispettive ragazze, perché l'indomani mattina avrebbe dovuto alzarsi presto per andare a lavorare.
Il vero obiettivo dell'agguato, Domenico, se la passerà con una ferita al braccio, dovuta alla caduta in un fossato dell'auto dopo gli spari. Era lui nel mirino del killer poiché imparentato con il boss Bruno Emanuele, "protagonista - come scrive Il Corriere della Sera - di una faida interna che da anni insanguina il Vibonese".
La notizia è passata nel silenzio della stampa nazionale, ne hanno parlato un giornalista locale e uno striscione dei tifosi della Juventus. Solo ora qualcosa si sta muovendo: il 30 ottobre, il deputato del Pd, Franco Laratta, ha fatto un'interrogazione parlamentare chiedendo al ministro dell'Interno se fosse a conoscenza dei fatti di Soriano e di "far sentire tutto il peso dello Stato" sulla vicenda.
"Non si sa perché - ha affermato Laratta - Ceravolo è stato ammazzato. Non lo sanno nemmeno la famiglia e gli amici di Filippo. Pare che l'obiettivo fosse un altro. E' che Filippo non avesse in nessun modo rapporti equivoci. La sua è la morte di un innocente". Laratta ha chiesto alla Cancellieri, "di far sentire tutto il peso dello Stato e delle sue istituzioni. Perché in Calabria la gente onesta ha paura. E perché in Calabria si muore da innocente nell'indifferenza di tutti".