"La morte del caporalmaggiore Tiziano Chierotti - ha detto nell'omelia l'arcivescovo militare Vincenzo Pelvi - non è il fallimento della pace"
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Si sono svolti a Roma, nella basilica di Santa Maria degli Angeli, i funerali solenni del caporalmaggiore Tiziano Chierotti, ucciso in Afghanistan. "L'offerta della vita di Tiziano non è un fallimento nella costruzione della pace, vogliamo credere a un amore che non viene meno di fronte alla malvagità e alla morte", lo ha ricordato nell'omelia l'arcivescovo militare Vincenzo Pelvi. Presenti il Capo dello Stato Napolitano, e il premier Monti.
"Non possiamo abbandonare i popoli che soffrono. All'altare del Signore anche parole di odio e di inimicizia per chi uccide svaniscono dall'animo perché chi uccide non sa quello che fa", ha detto ancora monsignor Vincenzo Pelvi.
Chierotti, ucciso giovedì in un agguato in Afghanistan, "appassionato custode della dignità umana, pronto a dare ragione di una professione dove la solidarietàviene spesso pagata con la consegna della vita. Lontano dalla Patria ha messo la sua tenda nel deserto dove nulla è garantito e tutto è ancora da costruire", ha sottolineato ancora il porporato.
La salma di Tiziano era rientrata in mattinata in Italia. Ad attenderlo all'aeroporto militare di Ciampino, insieme alle Autorità, un folto gruppo di familiari di Tiziano Chierotti: il papà Piero, la sorella Sally e il fratello Daniele. Presenti anche la fidanzata del militare, Eleonora, e altri congiunti ed amici.