ASSALTO AL FISCO

Bossi: "Il caso di Bergamo è un monito a Roma"

Il Senatur attacca: "La gente del Nord è stanca: state attenti, canaglie". Martinelli rischia da sei mesi a otto anni

05 Mag 2012 - 07:35
 © Ansa

© Ansa

La vicenda dell'imprenditore bergamasco che ha fatto irruzione nell'ufficio dell'Agenzia delle Entrate di Romano di Lombardia è "un monito a Roma che la gente del Nord si è rotta le palle: state attenti, canaglie". Così il leader della Lega, Umberto Bossi, interpreta la decisione di Luigi Martinelli, spiegando che l'uomo "chiedeva se poteva pagare a rate e lo hanno preso a calci in culo. Per questo ha fatto la manifestazione che ha fatto".

Martinelli, secondo il Senatur, "ha fatto vedere che anche se gli uomini non hanno i soldi per pagare tasse ingiuste non vanno presi a calci". Secondo Bossi, inoltre, Giacomo Stucchi e Roberto Calderoli hanno "fatto bene ad andarlo a trovare".

Nell'interrogatorio di oggi l'uomo proverà a spiegare i motivi del suo gesto. L'accusa nei suoi confronti è di sequestro di persona, che può costargli da sei mesi a otto anni di carcere.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri