SOFFOCATA NELLO SHIBARI

Morta nel gioco erotico, chiuse le indaginiRoma, Mulè rischia il processo per omicidio

I pm aggravano l'accusa non ascoltando la versione del gip. L'ingegnere 44enne accusato anche per lesioni gravi dell'altra ragazza

21 Mar 2012 - 17:39
 © Ansa

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Sono state chiuse le indagini da parte della procura di Roma per la morte di Paola Caputo, 23 anni, avvenuta la notte tra il 9 e il 10 luglio dell'anno scorso durante un gioco erotico in un garage di un palazzo affittato in parte dall'Agenzia delle Entrate e in parte dall'Enav in via di Settebagni. L'unico imputato, l'ingegnere Soter Mulè, 44 anni, rischia il rinvio a giudizio per omicidio preterintenzionale e lesioni gravi.

Inascoltata la versione del gip
Nei confronti di Mulè il procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani e il sostituto Maria Letizia Golfieri contestano i reati di omicidio preterintenzionale e lesioni dolose gravi per aver mandato in coma un'altra ragazza coinvolta nella pratica conosciuta come shibari, una sorta di bondage giapponese. I pm, nel formulare l'accusa, non hanno tenuto conto di quanto stabilito dal gip e poi dal tribunale del Riesame secondo i quali il fatto contestato a Mulè andava qualificato come omicidio colposo in virtù del consenso fornito dalle due ragazze alla pratica erotica.

Per l'accusa l'ambito in cui è avvenuto il gioco tra i tre è stato in qualche modo illecito altrimenti non ci sarebbe stato bisogno di chiedere il consenso alle due ragazze e non sarebbe stata necessaria la presenza di strumenti per soccorrere i partecipanti al gioco. Con la chiusura delle indagini, la difesa dell'ingegnere ha venti giorni per presentare memorie o documenti integrativi o sollecitare un nuovo interrogatorio.

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