danni irreversibili

Le negano il cesareo ma ora il bimbo rischiaLa procura di Torino apre un'inchiesta

L'ospedale si difende: "Non c'era nessun motivo medico per sospendere il parto naturale". Il piccolo potrebbe rischiare danni cerebrali

20 Mar 2012 - 08:26
 © LaPresse

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Sarà la procura di Torino a far luce sulla vicenda che vede protagonista una madre alla quale, secondo la denuncia del marito, è stato negato il parto cesareo. Il neonato è rimasto cinque minuti senza ossigeno e si teme che possa aver subito danni al cervello. L'ospedale si difende: "Non c'era assolutamente bisogno dell'intervento". La donna, 32 anni, già aveva perso altri due bimbi.

Claudio Vracio, racconta "La Stampa, non riusciva a spingere. "Ha implorato che le venisse fatto il cesareo - è la testimonianza della madre presente in sala parto - . 'Tutte le donne lo chiedono', è stata la risposta dei medici". Il bimbo è rimasto incastrato con le spalle a metà del suo percorso, durante il quale è diminuita la quantità di ossigeno al cervello. Soltanto dopo cinque minuti, un dottore è riuscito ad afferrare il piccolo di quattro chili e 580 grammi.

La sua era una gravidanza a rischio, denunciano i parenti, ed è stata sottovalutata. L'ospedale Sant'Anna replica alle accuse. "Non c'era nessun motivo medico per farle il cesareo. Il ginecologo privato che seguiva la donna, sottolineano dalla struttura, non ha mai comunicato che il bimbo fosse così grande né le due gravidanze precedenti finite in malo modo".

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