Il comandante della nave parla durante l'interrogatorio davanti al gip del 17 gennaio: "Non avevo il giubbotto di salvataggio, la mia vita era distrutta"
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"Io non avevo neanche il giubbotto di salvataggio, perché non era mia intenzione abbandonare la nave". Lo ha detto il comandante della Costa Concordia Francesco Schettino durante l'interrogatorio davanti al gip del 17 gennaio. "Tutti quanti avevano indossato i giubbotti, per me... - aggiunge ancora Schettino - la mia vita in quel momento era distrutta, cioè a me non interessava più il giubbotto, basta... cioè per me era finita".
L'ufficiale di coperta Andrea Bongiovanni, dopo l'incidente della Costa Concordia, aveva il "dito pronto sul pulsante", per dare l'allarme di emergenza generale. Ma il comandante Francesco Schettino dispose "di attendere".
E' lo stesso Bongiovanni, anche lui indagato, a dirlo nell'interrogatorio davanti agli inquirenti reso due giorni dopo il naufragio. L'ok di Schettino a schiacciare il pulsante arrivò, ricorda l'ufficiale, solo dopo circa mezz'ora dal suo arrivo in plancia dopo la collisione.