CAMPIONI NELLA POLVERE

Crac Parmalat, ora nei guai anche 11 ex campioni della squadra di calcio

Finti contratti pubblicitari per "distrarre" fondi dalla società. Aperta anche un'inchiesta sull'acquisto di Amauri: pagato anche se il cartellino era gratuito

29 Feb 2012 - 07:46
 © Dal Web

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Faustino Asprilla, Luigi Apolloni, Lorenzo Minotti, Tomas Brolin, Enrico Chiesa, Dino Baggio, Hristo Stoichkov, Lilian Thuram, Massimo Crippa, Hernan Crespo e Juan Sebastian Veron: sono questi i calciatori del Parma Ac di Calisto Tanzi finiti nel registro degli indagati per concorso in bancarotta finalizzata alla distrazione. Si parla anche di una nuova inchiesta legata all'affare che portò il brasiliano Amauri al Parma nel 2001, proveniente dal Napoli.

Falsi contratti pubblicitari ai giocatori
Stando ai capi d'imputazione sarebbero pari a dieci milioni di euro le distrazioni contestate dalla Procura di Parma che ha preso in esame il periodo dal '98 al 2003, anno del crac della multinazionale di Collecchio. Il reato sarebbe stato commesso in concorso con Calisto Tanzi, ex patron Parmalat e numero uno della società gialloblù, Domenico Barili, ex amministratore del colosso di Collecchio, che avrebbero distratto soldi appartenenti alla Parmalat attraverso la realizzazione di fittizi contratti di promozione e pubblicità del brand e dei prodotti Parmalat, con correlata emissione di false fatture e il pagamento delle stesse (su ordine di Calisto Tanzi) con fondi provenienti da Parmalat spa in assenza di alcuna reale controprestazione a favore della società.

Tra i dirigenti indagati ci sono anche l'ex ds Fabrizio Larini, gli ex componenti del cda del Parma Ac Alessandro Chiesi, Giorgio Scaccaglia, Paolo Tanzi, nipote di Calisto, gli ex sindaci gialloblù Fabio Branchi, Antonio Bevilacqua e Oreste Luciani, il dirigente Parmalat Alberto Maurizio Ferraris e Maurizio Bianchi, all'epoca dei fatti revisore della Grant Thorton. Stando alla Procura però nei confronti di Ferraris, Bevilacqua, Bianchi, Stefano e Paolo Tanzi non si procederà alla contestazione del reato perché la bancarotta distrattiva è stata già contestata nel corso del processo al crac Parmalat e giudicata con riti diversi per ciascun imputato.

Il caso Amauri: pagato anche se era gratuito
Un "filone" d'indagine a parte sarebbe stato aperto sull'affare che ha portato Amauri al Parma nel 2001. Indagati sempre per bancarotta per distrazione sarebbero in questo caso Larini, Enrico Fedele, ex responsabile dell'area tecnica del Parma Ac, Mariano Grimaldi, ex procuratore di Amauri, suo padre Stanislao, Patrick Edmond Lecourt, amministratore della Harold McKenzie consulting Ltd e della Rothwell management. Secondo le ipotesi di reato, il Parma targato Tanzi avrebbe pagato 3,5 milioni di dollari alla società di consulenza Harold McKenzie consulting Ltd per portare Amauri in gialloblù. La Guardia di Finanza, però, ha trovato documenti che attestano che il calciatore, all'epoca dei fatti, era svincolato dal Napoli e avrebbe potuto giungere a Parma a costo zero.

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