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Sentenza Mills, i commenti della politica

Il Pdl: "Evitata la condanna di un innocente". Pd: "Siamo al paradosso, perde lo Stato"

Ap/Lapresse

"In un Paese normale il processo Mills non sarebbe mai cominciato, ma la prescrizione ha riconosciuto che il tentativo della Procura di Milano di vedere a tutti costi condannato un innocente si era spinto fuori tempo massimo".

Lo dichiara Gaetano Quagliariello, vicecapogruppo del Pdl al Senato. "La prescrizione di un reato di corruzione è sempre una sconfitta per lo Stato", dice la capogruppo del Pd in commissione Giustizia Donatella Ferranti.

Bersani: "Vuole assoluzione? Rinunci a prescrizione"
"Se Silvio Berlusconi cerca l'assoluzione, può sempre rinunciare alla prescrizione. E credo che Ghedini lo sappia". Il segretario del Pd Pierluigi Bersani ha risposto così a Fabio Fazio che gli ha fatto notare che secondo l'avvocato-deputato Ghedini sarebbe stata giusta l'assoluzione per Silvio Berlusconi nel processo Mills.

Alfano: "Finita la folle corsa del pm"

"E' finita la folle corsa del pm e il tentativo di taroccare il calcolo della prescrizione pur di ottenere la condanna, solo morale, di Berlusconi". Lo afferma su twitter il segretario del Pdl, Angelino Alfano. Il quale aggiunge: "Speriamo che i Giudici di Appello possano esaminare più serenamente le ragioni difensive, mortificate per finire il processo prima della prescrizione".

La Russa: "Da Di Pietro il commento peggiore"

"Si tratta di una sentenza normale e tardiva perché è evidente che questo processo doveva esser prescritto da tempo per l'impossibilità di arrivare ai tre gradi di giudizio". Lo dice il coordinatore del Pdl Iganzio La Russa che se la prende con il commento di Di Pietro su Berlusconi. "Le dichiarazioni di Di Pietro - afferma l'ex ministro della Difesa - sono la cosa peggiore di questa giornata e mostra quanto ancora c'è da fare per arrivare ad un sano concetto di giustizia". "E' infatti incomprensibile - spiega La Russa - la valutazione che di una persona che, se non sbaglio, è laureata in Giurisprudenza, e ribalta il significato della prescrizione attribuendo a Berlusconi comportamenti che, a suo avviso, l'hanno determinata". "C'e' stato semmai - conclude La Russa - un evidente accanimento di chi non voleva rassegnarsi al decorso del tempo".

Gasparri a Tgcom24: "Come fidarsi dei pm che sbagliano?"
"La mia è una reazione a caldo. Il pm De Pasquale ha sostenuto il termine della prescrizione a maggio per continuare un processo nato su un binario morto. Io credo nell'innocenza di Berlusconi, ma ritengo che De Pasquale abbia sbagliato sui tempi di prescrizione e chi mi dice che non abbia sbagliato anche nel muovere accuse infondate da Berlusconi? Mi chiedo se la magistratura possa essere caratterizzata da elementi incapaci di contare i giorni sul calendario per calcolare la prescrizione. Chi sbaglia su queste cose come può avere credibilità su cose più serie?". E' l'analisi di Maurizio Gasparri (Pdl) in diretta a Tgcom24 sulla sentenza Mills. Sulle vicende giudiziarie di Berlusconi aggiunge: "Berlusconi ha dimostrato la sua estraneità a queste vicende, c'è stato un accanimento della magistratura. Il problema è che il cittadino Berlusconi ha incontrato una procura che ha mostrato un pregiudizio".

Cicchitto a Tgcom24: "De Pasquale era disperato"
"Il Pm De Pasquale aveva giocato la carta disperata di ledere la legge eludendo la prescrizione, ma c'è un limite a tutto. La prescrizione sarebbe scattata nel corso di questo mese. Il collegio giudicante, pur avendo tenuto una gestione del processo tutt'altro che rassicurante, su questo non se l'è sentita". Lo dice al Tgcom24 Fabrizio Cicchitto che sottolinea come "questa sentenza evita a un innocente una condanna".

Di Pietro (Idv): "L'ha scampata anche stavolta"

"Ancora una volta la prescrizione salva Berlusconi dalle sue responsabilità. Resta, però, il fatto obiettivo che i giudici, anche in esito al dibattimento, non hanno potuto procedere all'assoluzione 'per non aver commesso il fatto' perché, evidentemente, il fatto l'ha commesso eccome". Lo afferma il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. "Solo che, anche oggi, come altre volte, tra un rinvio e l'altro, Berlusconi è riuscito a tirarla così alla lunga da scamparla. Un comportamento, questo, che di regola appartiene ai delinquenti comuni ma, in questo caso, prendiamo atto che si tratta di una persona che era presidente del Consiglio e che si adoperava anche per far fare leggi che riducessero i tempi della prescrizione", conclude.

Gasparri (Pdl): "Ora una crociata contro i pm"
"Berlusconi è certamente anche innocente nel merito delle vicende al centro del processo milanese. Quel che è grave è che ci siano magistrati che hanno negato l'evidenza sulla prescrizione. Questa gente deve essere allontanata dalla magistratura, nega il diritto e il calendario". Lo dice il capogruppo del Pdl Maurizio Gasparri che aggiunge: "Allontanare questa gente è un dovere per garantire i principi della Costituzione. Ne faremo una crociata" e annuncia "iniziative".

Ferranti (Pd): "Sentenza paradossale"

"A furia di leggi ad personam e di fantomatici legittimi impedimenti siamo al paradosso dell'esistenza di un corrotto senza corruttore. Non voglio commentare ulteriormente questa sentenza, mi auguro però che sia da stimolo per riformare il nostro sistema penale". Lo dice la capogruppo del pd in commissione Giustizia della Camera Donatella Ferranti. "Non è infatti accettabile - sottolinea - che pochi privilegiati possano usufruire di incarichi istituzionali e mettere in campo pratiche dilatorie, peraltro del tutto avulse dalla sfera della garanzia del diritto di difesa, per mandare in fumo processi su cui si gioca la credibilità del Paese. Come ha recentemente dichiarato il vicepresidente del Csm, la prescrizione di un reato di corruzione è sempre una sconfitta per lo Stato, chiunque sia l'imputato. Oggi lo Stato ha perso".

Quagliariello (Pdl): "Evitata condanna di un innocente"
"In un Paese normale il processo Mills non sarebbe mai neppure cominciato, ma il pronunciamento della prescrizione ha almeno riconosciuto che il pervicace tentativo della procura di Milano di vedere a tutti costi condannato un innocente si era spinto fuori tempo massimo". Lo dichiara Gaetano Quagliariello, vicecapogruppo vicario del Popolo della libertà al Senato.