RIPARTE LA PROTESTA

No Tav, corteo di solidarietà a Milano

Manifestanti chiedono la libertà degli arrestati dopo gli scontri in Val Susa

18 Feb 2012 - 19:49
 © Facebook

© Facebook

"Le lotte non si arrestano, libertà per i No Tav". Questo lo slogan di una manifestazione organizzata a Milano in segno di solidarietà ai No Tav arrestati nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Torino sugli scontri in Val di Susa. Il corteo è partito dalla stazione Centrale per raggiungere il carcere di San Vittore. Si è trattato di un anticipo del grande raduno nazionale No Tav in programma il 25 febbraio nella valle piemontese.

Il corteo No Tav per le vie del centro di Milano si è svolto in modo sostanzialmente pacifico. Oltre al consueto lancio di petardi, fumigeni, scritte e manifesti su muri e vetrine, lungo il tragitto i manifestanti hanno preso di mira in particolare gli istituti bancari, imbrattandone le vetrine e danneggiando diversi bancomat.

Una serie di petardi e fuochi d'artificio sono stati lanciati oltre le mura del carcere di San Vittore per dimostrare solidarietà agli arrestati nell'inchiesta torinese sugli scontri della scorsa estate in Val di Susa, quattro dei quali rinchiusi proprio nel carcere del capoluogo lombardo. Lungo il tragitto i muri e le vetrine sono stati tappezzati di scritte, che hanno preso di mira la polizia locale ('Vigili assassini', mentre il comando di piazza Beccaria è stato imbrattato da uova cariche di vernice), ma anche il premier (con la minacciosa 'Meno buchi nei monti, più crivellate a Monti') e in particolare il procuratore capo di Torino Giancarlo Caselli (ad esempio 'Caselli infame' o 'Caselli brucerai').

Due striscioni sono stati srotolati dall'alto delle impalcature che nascondono la chiesa di San Babila ('No Tav') e dal tetto del palazzo che ospita i grandi magazzini Coin in piazzale Cantore ('Liberi tutti'). Giunti a San Vittore dopo una lunga camminata, iniziata dalla Stazione Centrale per sostenere anche la protesta sulla torre faro dei lavoratori ex Wagon Lits, in molti si stanno alternando al microfono per esprimere solidarietà agli arrestati. Tra chi ha preso la parola, anche l'ex di Potere operaio Oreste Scalzone.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri

Sullo stesso tema