Pagato 3 milioni, vale 700mila euro
© Dal Web
Vale 700mila euro, ma lo Stato per averlo, l'ha pagato 3,2 milioni. Parliamo del Crocifisso di Michelangelo, comprato dopo varie peripezie nel 2004 ed esposto più volte come trofeo e vero affare (all'asta erano stati chiesti 18 milioni di euro. Persino papa Benedetto XVI l'aveva potuto ammirare. Eppure molti critici avevano espresso dubbi sulla sua autenticità, stimandone un valore assai inferiore.
La Procura della Corte dei Conti vuol vederci chiaro e, riporta il Corriere della Sera, cita in giudizio i vertici del ministero dei Beni Culturali. Un nome su tutti tra i presunti colpevoli, perlomeno di leggerezza, l'attuale sottosegretario Roberto Cecchi che all'epoca dell'acquisto da un privato era direttore generale del dicastero.
L’indagine mira innanzitutto a stabilire se quell’opera sia davvero attribuibile al grande artista o piuttosto si tratti di una scultura di ignoto dal valore assai inferiore. Gli inquirenti si sono mossi anche in base ad alcuni articoli comparsi sulla stampa. In particolar modo quello pubblicato sulle pagine del New York Times , che aveva amplificato la questione a livello internazionale.