nuovo allarme

Ancora timori per la stabilità della Concordia

Un video pubblicato dal quotidiano "Il Tirreno" mostra una profonda fenditura nelle rocce del fondale che sostengono lo scafo della nave arenatasi all'isola del Giglio

17 Feb 2012 - 15:19
 © Ap/Lapresse

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Lo scafo della Costa Concordia, naufragata all'isola del Giglio, poggia, secondo quanto rilevato dalla prima ricognizione subacquea dell'11 febbraio, su due speroni di roccia, uno dei quali è profondamente lesionato. E la frattura è, secondo gli addetti ai lavori, un evento recente, causato molto probabilmente dal peso della nave.

La ricognizione dei ricercatori del Dipartimento emergenze in mare dell'Ispra è stata ripresa in un video, pubblicato dal sito del quotidiano "Il Tirreno". Il filmato, spiega il giornale, documenta "altri danni e altre falle prodottesi nel violentissimo urto contro la secca delle Scole e poi nel momento in cui la nave ha scarrocciato arenandosi a poche decine di metri dall'imboccatura del porto".

Nelle immagini si vedono anche la sagoma di un'elica e il profilo della poppa, e poi una zoomata sulla base dello sperone che sostiene la Costa Concordia impedendole di scivolare sul fondale: la frattura si vede proprio in questo punto, "una spaccatura larga una ventina di centimetri - riporta il quotidiano - che attraversa la roccia in profondità. Quanto basta per rilanciare i timori sulla stabilità dello scafo e delle rocce cui è aggrappato".

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