visto dal cronista

Paolo Brosio racconta la sua Mani Pulite:"Di Pietro ladro di taccuini e quei tram maledetti..."

L'ex inviato del Tg4 e i ricordi dell'inchiesta che sconvolse l'Italia e non solo

17 Feb 2012 - 09:52
 © Tgcom24

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"Mi svegliavo alle 8, alle 9 in tribunale e lì 15 ore al giorno per le dirette". Paolo Brosio, all'epoca inviato del Tg4, raccontò Tangentopoli agli italiani. Oggi, nel ventennale di Mani Pulite, a Tgcom24 ricostruisce l'esperienza più importante della sua carriera giornalistica, a partire dai tram e dai bus che gli passavano alle spalle durante i collegamenti.

Mani Pulite ha cambiato l'Italia e le vite di molti italiani. Anche la sua?
Mani Pulite fu travolgente, non solo per il nostro Paese ma anche per la mia vita privata. Al di là dei tram, per me è stato un privilegio poter assistere all'inchiesta che sconvolse l'Italia. Dal punto di vista professionale fu un successo che pagai però a caro prezzo. Dedicare tutto il mio tempo a Mani pulite mi costò la separazione da mia moglie, cosa di cui ho sofferto tantissimo. La mia vita privata, come quella di altri giornalisti, fu spazzata via. 

Il ricordo più bello?
Il rapporto con i magistrati, indagati, secondi, polizia, con tutte le categorie coinvolte nell'inchiesta. Alla fine ho conosciuto Milano frequentando i posti di Mani Pulite: tribunale, questura, san Vittore. Anche con i colleghi si sviluppò un ottimo rapporto. La cosa divertente fu che la gente mi chiedeva sviluppi sulla vicenda, i taxisti si fermavano e volevano da me informazioni...

E i rapporti con il direttore Emilio
 Fede?
Con lui ci furono alti e bassi. Quando devi andare in onda con Fede, non sai mai che cosa può succedere. Ti prepari con cura prima ma c'è il rischio che sia inutile: tutto può saltare. E' imprevedibile.

Ci racconti un aneddoto di quei giorni...
Una volta aspettai dieci ore dietro la porta dell'ufficio di Antonio Di Pietro per avere qualche notizia. Rapporti corretti, però prima di una diretta si avvicinò e mi strappò gli appunti su cui avevo annotato 15 nuove accuse di garanzia. Così in onda dissi soltanto tre o quattro nomi, citando a memoria. Dopo si avvicinò e mi ridiede i fogli. Inventavo ogni scusa per parlare con un magistrato oppure avvicinarmi a un poliziotto. Mi sono ritrovato in un bagno, con l'orecchio sulle pareti per origliare.... Oppure rovistare nella spazzatura con la speranza di trovare qualche documento interessante.