La donna: "Apro il mio cuore a quanti versano lacrime per la perdita dei loro cari"
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"Apro il mio cuore a quanti versano lacrime per la perdita dei loro cari". Inizia così la lettera che la moglie del comandante Schettino, Fabiola Russo, ha scritto ai familiari delle vittime del naufragio della Concordia. "Il dolore degli altri ci appartiene sempre - dice nella missiva - Penoso stato, il mio, che si aggiunge alla sofferenza personale, quella più intima e gelida, che pesa come marmo che schiaccia".
"Non occorre essere campioni di sensibilità per rimanere colpiti e affranti", spiega Fabiola Russo, che ha autorizzato Matrix a diffondere le sue parole a un mese dalla tragedia. Composta e pacata la replica in studio di Elio Vincenzi, che nell'incidente della Costa Concordia ha perso la moglie.
''Sono vicino alla signora che ritengo essere un'altra vittima di questa tragedia - ha detto l'uomo -. Così come ritengo sia una vittima la figlia di Schettino di cui ho letto parole piene di ardore a difesa del padre". "A questa ragazza, coetanea di mia figlia, dico solo: hai fatto bene a difendere tuo padre e dopo quello che è successo e succederà sulle sue responsabilità, avrai mesi, anni, decenni per recuperare il rapporto con tuo padre", ha aggiunto. Poi, senza riuscire a trattenere le lacrime ha concluso: ''Questo privilegio, però, sarà negato a mia figlia che non potrà più rivedere sua madre''.