Processo a Milano

Processo Mills, chiesti 5 anni per Berlusconi

Il pm De Pasquale: "Il Cavaliere versò 600mila dollari all'avvocato inglese. Assurdo che un atto corruttivo di tali dimensioni non trovi giustizia"

15 Feb 2012 - 12:52
 © Ap/Lapresse

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Cinque anni di carcere per Silvio Berlusconi sono stati chiesti al processo Mills dal pm di Milano, Fabio De Pasquale. La richiesta è arrivata al termine della requisitoria ripresa questa mattina. De Pasquale ha ribadito che "c'è certezza, al di là di ogni dubbio, della colpevolezza dell'imputato". Berlusconi è accusato di aver versato 600mila dollari all'avvocato inglese David Mills in cambio di dichiarazioni reticenti in due processi.

Il proscioglimento di Mills
Mills è stato prosciolto dalla Corte di Cassazione dall'accusa di essere stato corrotto, per intervenuta prescrizione del reato, dopo la condanna nei due precedenti gradi di giudizio. Ma nelle motivazioni della sentenza la Suprema corte non ha messo in discussione quanto stabilito in primo grado e in appello, cioè che la corruzione sia avvenuta. 

Il pm: difesa basata su carte false
"La difesa di Silvio Berlusconi è basata su carte false" e più precisamente su una "fittizia sequenza di carte fabbricate o falsificate", ha detto De Pasquale in un altro passaggio. Per il pm la difesa Berlusconi sostiene che i 600mila dollari provengano dall'armatore napoletano Diego Attanasio ma si tratta di "un tema debole perché il patrimonio di Attanasio non ha subito ammanchi". Per l'accusa si tratta quindi di "cortine fumogene" create ad arte per "schermare Berlusconi".

I "trucchi" di Mills secondo De Pasquale
L'avvocato inglese David Mills, per nascondere la provenienza di quei 600mila dollari, "regalo" di Silvio Berlusconi, ha mischiato i soldi di diversi clienti comportandosi come "un carabiniere che va in giro per strada a sparare" o come "un amministratore di condominio" che prende i soldi da una persona e li usa per un altro condomino. Per De Pasquale Mills nella sua testimonianza al processo davanti al collegio presieduto da Francesca Vitale ha dimostrato di "soffrire l'imbarazzo della verità quando arrivava vicino al regalo da 600mila dollari. Era imbarazzato perché ha preso questo denaro da Berlusconi", poi perché si fidato e ha scritto una lettera in cui raccontava tutto, confidando che non sarebbe trapelato nulla per via del segreto professionale.

"Un atto corruttivo di queste dimensioni, che ha di fatto ingannato due tribunali, mi pare assurdo non trovi giustizia", ha detto ancora il pm. I due tribunali che secondo De Pasquale sono stati ingannati sono quelli davanti ai quali si sono celebrati i processi per le tangenti alla Guardia di finanza e All Iberian.

Il processo è ormai alle sue battute finali, ma non è ancora certo che arrivi a sentenza, perché potrebbe essere interrotto dalla incombente prescrizione del reato di cui viene accusato Berlusconi. Il tribunale non ha ancora reso noti i termini della prescrizione.

Prescrizione: sì o no?
De Pasquale si è mostrato comunque fiducioso nella pronuncia della sentenza e ha ribadito che per lui il reato, calcolando le numerose sospensioni di cui ha beneficiato Berlusconi quando era premier, si prescriverà tra il 3 maggio e la metà di luglio 2012. La difesa ha invece sostenuto nelle precedenti udienze che il reato è prescritto dal 3 febbraio.

Berlusconi e Mills risarciscano 250mila euro a Palazzo Chigi
Silvio Berlusconi e David Mills dovranno risarcire alla presidenza del Consiglio 250mila euro per i danni morali e di immagine: questa la richiesta presentata dall'avvocato di parte civile Gabriella Vanadia nel suo intervento davanti ai giudici del processo Mills. L'avvocato dello Stato ha motivato la sua richiesta anche spiegando che la Corte di Cassazione ha già riconosciuto una richiesta di risarcimento nel processo a Mills sulla stessa vicenda.


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