La donna in quattro anni ha percepito illecitamente circa 35mila euro: per leii l'accusa è di truffa aggravata ai danni dello Stato
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Il suo convivente era morto da più di quattro anni, ma lei continuava a presentarsi allo sportello per riscuoterne la pensione: la "Maga Anita", una sedicente chiromante casertana di Caprise, è stata arrestata dalla guardia di finanza all'ufficio postale di un paese vicino, Marcianise, dove stava ritirando il denaro. Per la donna l'accusa è di truffa aggravata ai danni dello Stato e falso.
La chiromante percepiva dal 1978 la pensione di reversibilità del defunto marito; poi aveva ottenuto dal convivente la delega a riscuotere anche la sua pensione. Alla morte di quest'ultimo, la "Maga Anita" ha però continuato a ritirare l'assegno, percependo in quattro anni circa 35mila euro.
In una perquisizione in casa della chiromante i finanzieri hanno trovato il suo tariffario, che comprendeva "riti esoterici" del costo anche di 20mila euro, e l'agenda degli appuntamenti. La "maga" sarà sottoposta anche ad accertamento fiscale perché è risultata priva di partita Iva.