Il primo cittadino è accusato di aver ripetutamente "consigliato" al suo predecessore di non assumere iniziative pubbliche contro la camorra perché sgradite al boss Michele Zagaria
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Maxi blitz della Dia di Napoli nella zona di Casapesenna (Caserta) e nel Basso Lazio nell'ambito di una vasta operazione contro alcuni "colletti bianchi" ritenuti favoreggiatori del clan dei Casalesi e in particolare di Michele Zagaria. Numerose le perquisizioni e gli arresti. Tra le persone finite in manette ci sono anche il sindaco di Casapesenna, Fortunato Zagaria, e altri politici locali.
E' accusato, in concorso con Michele Zagaria, di violenza privata nei confronti del precedente sindaco del Comune casertano, Giovanni Zara. Secondo l'accusa, a quest'ultimo, durante il suo mandato, era stato "consigliato" ripetutamente da Fortunato Zagaria, anche a nome del "boss", di non assumere iniziative pubbliche contro la camorra, perché erano sgradite a Michele Zagaria.