Minacce via posta

Buste con proiettili a Fornero, Marcegaglia e sindacalisti Camusso (Cgil) e Bonanni (Cisl)

I plichi sono stati intercettati nel centro meccanografico postale di Lamezia Terme. All'interno minacce a firma del Movimento Fronte Rivoluzionario

01 Feb 2012 - 10:46
 © Tgcom24

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Nel centro meccanografico postale di Lamezia Terme sono state intercettate alcune buste con proiettili e minacce a firma del Movimento Fronte Rivoluzionario. Destinatari delle missive erano il ministro del Welfare, Elsa Fornero, la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, e i segretari generali di Cgil e Cisl, Susanna Camusso e Raffaele Bonanni. Nel volantino si fa riferimento in particolare a vicende che riguardano i temi del lavoro.

Le quattro buste, con all'interno proiettili calibro 38 e volantini di minacce a firma del Fronte Rivoluzionario, erano indirizzate al ministro del Welfare, Elsa Fornero, al presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, ed i segretari generali di Cgil e Cisl, Susanna Camusso e Raffaele Bonanni, in vista dell'incontro di giovedì sulla riforma del mercato del lavoro.

Dopo l'allarme lanciato dagli impiegati delle poste, gli agenti della polizia di Stato che sono intervenuti ed hanno sequestrato tutto il materiale. Il sostituto procuratore della Repubblica di Lamezia Terme, Domenico Galletta, ha poi disposto i primi accertamenti sulle buste alla ricerca di impronte digitali o altri elementi utili per risalire ai responsabili del gesto. Gli investigatori stanno anche cercando di ricostruire il percorso fatto dalle buste per arrivare al centro meccanografico di Lamezia Terme.

Per quanto riguarda la sigla "Fronte Rivoluzionario" che rivendica l'azione, gli investigatori stanno valutando l'attendibilità delle minacce in quanto che la sigla utilizzata per le rivendicazioni non sono mai apparse in circostanze analoghe.

Un episodio simile accadde già il 16 dicembre quando nella stessa Lamezia Terme furono trovate dieci buste con proiettili e minacce rivolte al premier, Mario Monti, all'ex premier, Silvio Berlusconi, e ai direttori di alcuni quotidiani nazionali.

L'inchiesta sulle buste ritrovate oggi passerà alla Dda di Catanzaro. L'inchiesta, come accaduto per l'episodio di dicembre, sarà seguita dal Procuratore della Repubblica, Vincenzo Antonio Lombardo.

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