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Tragedia Concordia, ecco le cifre dei rimborsi

Risarcimenti fino a 480mila euro per le vittime, 4mila euro per i bagagli smarriti

LaPresse

Fino a 480mila euro in caso di morte, 2.

700 per ciascun bagaglio a mano perso o distrutto e 4. 050 per le altre valigie imbarcate: queste i primi dati stimati dalla società Giesse, leader nei settori risarcimento danni e responsabilità civile, applicabili al rimborso dei passeggeri imbarcati sulla Concordia di Costa Crociere.

Ecco cosa è rimborsabile 
I passeggeri coinvolti direttamente nel naufragio - come riporta l'Adiconsum - potranno richiedere, oltre al rimborso di quanto pagato per la vacanza, il risarcimento del danno patrimoniale subito per lo smarrimento/distruzione di tutti i beni personali, di cui però sarà necessario redigere apposito elenco (denaro, gioielli, documenti personali, ecc.). Rimborsabili saranno, inoltre, le spese sostenute in conseguenza del tragico evento e il risarcimento del danno alla persona, in caso di lesioni personali subite e in proporzione alla prognosi ricevuta. Infine il risarcimento del danno morale e del danno da vacanza rovinata.

Le cifre dei risarcimenti
I tetti massimi di risarcimento applicabili al caso della Concordia sono i seguenti: 480mila euro in caso di morte, 2.700 euro per ciascun bagaglio a mano perso o distrutto e 4.050 euro per le altre valigie fatte imbarcare. Questi i dati forniti dal responsabili di Giesse Sinistri. Per quanto riguarda eventuali gioielli o preziosi andati persi nel corso del naufragio, si potrà ottenere il rimborso solo se si è in grado di dimostrarne il valore (cioè se tali oggetti sono stati depositati in una cassetta di sicurezza della compagnia Costa).

Da dove emergono le stime
Le cifre stimate emergono dalla convenzione di Atene del 13 dicembre 1974 (modificata successivamente dal Protocollo di Londra del 1 novembre 2002), relativa al trasporto via mare di passeggeri e dei loro bagagli. Il testo, adottato dall'Unione Europea il 12 dicembre 2011, farà da riferimento nel disciplinare tempi e modi delle pratiche di risarcimento di tutti i passeggeri e lavoratori a bordo della Concordia.

Come ottenere i risarcimenti?
I naufraghi della Costa Concordia, ma anche i passeggeri che a seguito del disastro non hanno potuto imbarcarsi, possono richiedere il risarcimento dei danni subiti, personali, materiali e non, proponendo un reclamo a Costa Crociere, a pena di decadenza, mediante raccomandata A/R (o altro mezzo che garantisca la prova dell'avvenuto ricevimento) entro (e non oltre) dieci giorni lavorativi dall'interruzione forzata della crociera. Queste le modalità spiegate dall'Adiconsum.