LA POLEMICA

I passeggeri accusano l'equipaggio della Concordia: "Assolutamente incompetenti"

Scialuppe cadute sui ponti, difficoltà a capire gli ordini. Scatta la polemica dopo la tragedia

14 Gen 2012 - 17:46
 © Ap/Lapresse

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Il personale della Costa Concordia non era idoneo a gestire l'emergenza. E' l'accusa lanciata da diversi passeggeri della nave naufragata. "Le scialuppe cadevano sul ponte e alcuni si sono feriti così", dice una turista. "Ci dicevano tranquilli ma la paura era sul volto dell'equipaggio", fa eco un altro naufrago.

"Eravamo a cena quando ha cominciato a tremare tutto, la luce è andata via e la gente ha cominciato a gridare aiuto. Un'ora dopo è suonata la sirena ed è stato dato l'ordine di evacuazione. Siamo andati alle scialuppe, ma non tutte andavano in acqua, alcune sono cadute sui ponti e c'è chi è rimasto ferito o contuso". Questa la testimonianza di due turiste che erano a bordo della nave Costa Concordia naufragata all'isola del Giglio. Ilaria, 23 anni di Roma, e Safa 22 anni di Perugia, erano in crociera per seguire un corso di formazione.

"Dopo che ha tremato tutto - continua il loro racconto - la nave ha cominciato a piegarsi su un lato. Nella sala ristorante sono caduti oggetti, bicchieri, vassoi e piatti. Ci siamo anche feriti ma la cosa più drammatica è sentire la voce delle persone, in particolare delle mamme, chiamare i propri familiari, soprattutto i bambini. Era buio e non sapevamo cosa fare. La gente cadeva in terra mano a mano che la nave si inclinava. Sentivamo la voce del comandante ma abbiamo pensato a correre verso un'uscita".

Come gli altri passeggeri anche Ilaria e Safa sono corse alle scialuppe di salvataggio: "Ma per l'inclinazione della nave alcune scialuppe non sono state calate in acqua - hanno raccontato le due superstiti - sono finite sui ponti sottostanti e crediamo che in parecchi si siano fatti male o siano rimasti contusi. C'era anche chi si buttava in acqua".

"Anche l'equipaggio era spaventato"
"Abbiamo sentito un gran rumore, come se la nave strisciasse contro la costa. Poi è stato l'inferno". Così una persona che era bordo della nave racconta l'incidente. "Ci dicevano di stare tranquilli - aggiunge - ma la paura era sul volto di tutti, compresi quelli dell'equipaggio. Io avevo il cellulare tra le mani ed ho potuto consultare, attraverso il satellitare, la nostra posizione: la nave era su uno scoglio".

"Ci hanno lasciati senza assistenza"
"Sembrava di essere sul Titanic, non potevamo credere ai nostri occhi". E' quanto racconta la giornalista dell'Adnkronos, Patrizia Perilli, a bordo della Concordia. "Siamo scesi con grande difficoltà dalla nave - spiega - ci hanno fatto uscire dalla parte opposta a quella che stava affondando. La nave era troppo vicina alla costa, anche i residenti se ne sono accorti. Per questo dopo l'incidente sono arrivati subito in nostro soccorso". "Ora siamo senza assistenza, lasciati da ieri sera sul molo all'Isola del Giglio - aggiunge - gli abitanti ci hanno portato da bere, da mangiare e soprattutto le coperte. Siamo oltre 3000 persone e stiamo aspettando i traghetti che ci porteranno a Porto Santo Stefano, dove sembra abbiano allestito un'unita' di crisi".

"Novanta minuti per abbandonare la nave"
"Prima di abbandonare la nave abbiamo aspettato un'ora e mezza. L'equipaggio ci ha detto che il comandante sapeva che eravamo in pericolo ma non ha fatto subito quello che doveva fare". E' la denuncia di un gruppo di passeggeri che erano a bordo della Costa Concordia e che sono sbarcati all'Isola del Giglio. "Il personale è stato eccezionale, ci sono stati vicini - aggiungono Silvana Caddeo e il marito Ignazio Deidda - ma l'organizzazione era zero". I sopravvissuti hanno invece voluto ringraziare la popolazione dell'Isola del Giglio. "Si sono spesi in ogni modo per noi, ci hanno dato tutto quello che avevano".