L'uomo, che a Firenze ha ucciso due senegalesi e ferito gravemente altri tre, amava i film dell'ispettore Harry Callaghan, il poliziotto che si fa giustizia da solo, interpretato da Clint Eastwood.
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Gianluca Casseri, il 50enne che a Firenze ha ucciso due senegalesi e ferito gravemente altri tre, era ossessionato dai film dell'ispettore Harry Callaghan, interpretato da Clint Eastwood. E' quanto rivela a La Stampa il migliore amico di Casseri. Nel "Il caso Scorpio è tuo", il poliziotto si fa giustizia da solo, sparando a un uomo di colore. "Rivedeva quel film all'infinito", ha raccontato.
Il professor Enrico Rulli, editor e docente di scrittura creativa, ha realizzato con Casseri uno dei libri rinvenuti a casa del killer dei senegalesi. Era il suo migliore e unico amico, gli aveva anche affittato l'appartamento in cui viveva, e descrive il ragioniere assassino come un tipo "molto solo, depresso e malato di diabete". L'ultimo incontro tra i due è avvenuto la sera prima della strage e, secondo Rulli, "era tutto normale, avevamo anche fissato per il 20 dicembre un incontro con il tecnico della caldaia".
I due, pur avendo idee politiche molto diverse (il professore tiene a precisare che è "di sinistra e iscritto alla Cgil"), discutevano della passione per il genere fantasy e della fantascienza in generale.
L'ossessione per il film di Eastwood
Ma non aveva mai potuto sospettare cosa covasse Casseri. "Se avessi saputo che da un anno aveva il porto d'armi avrei fatto qualcosa", dice ancora Rulli, "avrei collegato questa sua insana passione per il film dell'ispettore Callaghan". Secondo il professore "ogni giorno rivedeva il film, in lingua originale, lo ossessionava questo finale in cui il protagonista si fa giustizia da solo e uccide anche una persona di colore".
Un uomo profondamente razzista
Anche l'odio per gli stranieri era noto all'amico del killer: "Avevamo idee molto diverse ma tra amici ci si prende per quello che si è, ci univano altri interessi". Rulli ricorda due episodi chiari, una volta un extracomunitario ha provato a lavargli il vetro e Casseri lo ha pesantemente insultato. La stessa scena si è riptetuta qualche tempo dopo e il lavavetri, dopo gli insulti, si è mortificato con un "mi scusi". "Allora Casseri - dice l'amico - gli ha dato 10 euro, dicendogli di apprezzare molto le sue scuse".