Cuneo, atleta emergente colpito da un'ischemia cerebrale
Lotta tra la vita e la morte Davide Giubergia, atleta emergente di kickboxing, colto da un improvviso malore appena sceso dal ring dopo due combattimenti. Il giovane, 24 anni, si è sentito male dopo aver vinto un match ad Alba (Cuneo). Immediatamente soccorso dal medico che seguiva la competizione, Giubergia è stato poi trasportato all'ospedale Cto di Torino, dove si trova ricoverato in coma.
Terminato il combattimento, il 24enne si è fatto aiutare dai compagni a togliersi le protezioni, guantoni, caschetto, cavigliere, conchiglia. E ha appena avuto la forza di dire a chi gli stava intorno che si sentiva poco bene. Poi è svenuto.
Il medico ha immediatamente capito la gravità della situazione e l'ha soccorso, chiedendo l'intervento dell'equipe del 118 che ha intubato l'atleta e l'ha trasportato all'ospedale di Alba. Qui, vista la gravità delle condizioni, è stato trasferito nel centro specializzato dell'ospedale torinese.
Nella notte al Cto il giovane è stato sottoposto a un intervento chirurgico, da allora non si è più ripreso. Lo stato di coma in cui si trova l'atleta è probabilmente dovuto a un'ischemia cerebrale, ma è molto poco probabile, a parere dei medici, che sia conseguenza di un incidente in combattimento.
La specialità in cui Giubergia gareggia è quella del Kick light, che non prevede colpi duri, ma soltanto portati al bersaglio. Il punteggio viene assegnato dagli arbitri. Giubergia avrebbe dovuto partecipare all'imminente prossima edizione dei campionati europei di kickboxing. Era considerato una promessa vicino a un possibile ingresso nella squadra azzurra e al professionismo nella società Conctat Team '89 di Cuneo.
I responsabili della società Kick Boxing 2000 di Alba che ha organizzato il torneo parlano di fatalità, non riconducibile agli incontri di domenica. "Anche i soccorsi sono stati puntuali - dicono - siamo sconvolti".