Tgcom intervista Cosentino: "Questa gente è forte ed è pronta a rimboccarsi le maniche"
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Colpite al cuore dalla terribile alluvione dei giorni scorsi, le Cinque Terre provano a rialzare la testa. I danni sono enormi, i sentieri interrotti, le strade che collegano alla provinciale in buona parte distrutte. Una delle più straordinarie mete turistiche del nostro Paese, conosciuta in tutto il mondo, è in ginocchio ma già si prepara a rinascere. “Qui c'è gente forte, per la prossima stagione saremo pronti”.
Aldo Cosentino ha effettuato un sopralluogo del parco che gestisce in qualità di commissario straordinario. Ha visto con i suoi occhi gli incredibili danni causati dalla Natura sulla Natura. Acqua, terra e fango hanno travolto i centri abitati, paralizzato l’intero sistema commerciale e, ovviamente, allontanato i turisti.
Com’è la situazione allo stato attuale?
“E’ presto per fare un bilancio realistico. Di certi i danni sono tantissimi e, da una prima stima a spanne, possiamo quantificarli in milioni e milioni di euro. Ci vorrà del tempo affinché l’emergenza si chiuda e si possa realmente fare un bilancio".
Le Cinque Terre sono state duramente colpite. Quali sono i principali danni subiti dal Parco?
"Da un primo sopralluogo sono emerse la distruzione di alcuni dei sentieri preferiti dai turisti che, ogni anno, affollano queste meravigliose zone. La stessa “Via dell’amore”, tra Riomaggiore e Menarola, è stata chiusa con un’ordinanza comunale nella quale non si parla neppure di una possibile data di riapertura. Inoltre è in buona parte distrutta la strada che collega Vernazza alla provinciale".
Il Parco potrà tornare allo splendore precedente l’alluvione?
"Sì, qui c’è gente forte che si è subito rimboccata le maniche e che darà il massimo per riparare i danni causati dall’alluvione. Siamo certi di riuscire, nei prossimi mesi, a risolvere tutti i problemi così da disare splendore al Parco in tempo per la prossima primavera".
Avete già iniziato i lavori?
"In questa prima fase, per ovvie ragioni, ci siamo messi a totale disposizione della popolazione. L’uomo ha bisogno e il Parco non può che rispondere. Abbiamo affittato un elicottero per portare i materiali di prima necessità a Monterosso e a Vernazza. Manca tutto, dai sacchi dell’immondizia fino ai thermos e ai bollitori dell’acqua. Inoltre abbiamo messo a disposizione un battello ecologico affinché non si accumulino i rifiuti nei paesi duramente colpiti dall’alluvione".
Quali sono i primi interventi che farete sul Parco?
"Il primo obiettivo è il ripristino dei sentieri, da realizzare in tempo per la prossima stagione turistica. Sono in costante contatto con il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo affinché siano predisposti tutti gli interventi necessari. Ora dobbiamo verificare, capire e poi correre ai ripari. Purtroppo non pioveva da tre mesi e il terreno si era indurito al punto da non riuscire ad assorbire le piogge monsoniche che ci hanno colpito. Molte terrazze sono abbandonate da tempo e questo le ha rese molto pericolose. Negli Anni ’70, poi, si decise di tombare i torrenti. All’epoca sembrava la soluzione ottimale, oggi sappiamo che non è così".
Come si può evitare che si ripeta quanto accaduto?
"Sarebbe importante convincere i giovani a seguire le orme dei loro padri e nonni e tornare a coltivare queste terre. Certo, non è facile: si tratta di un lavoro pesantissimo, massacrante, e il ritorno economico è aleatorio. Troppe variabili condizionano il guadagno e questo è scoraggiante".
Riesce ad essere ottimista sul futuro delle Cinque Terre?
"Quanto accaduto è una iattura. Ma questa gente non molla e per la prossima stagione queste terre, sono convinto, torneranno a essere ospitali come sempre. Certo, c’è molto da lavorare anche perché il sistema commerciale delle Cinque Terre è stato colpito al cuore. Ma, superata l’emergenza di questi giorni e ripristinati i servizi primari, ci rimboccheremo tutti le maniche per salvare il Parco e riconquistare quel milione di persone che, ogni anno e da tutto il mondo, sceglie le Cinque Terre, il suo paesaggio unico e le sue straordinarie proposte enogastronomiche".