Il pentito della strage di via D'Amelio ritenuto inattendibile dagli inquirenti
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La Corte di Catania ha sospeso la pena per otto detenuti condannati all'ergastolo per l'uccisione del giudice Borsellino. Di questi, sette lasceranno subito il carcere, mentre un altro deve scontare ulteriori pene. La liberazione è stata disposta dalla Corte su richiesta del pm Scarpinato dopo le dichiarazioni del pentito Spatuzza. Per la revisione del processo bisognerà invece attendere una nuova sentenza.
Nel dettaglio Giuseppe Urso, Gaetano Murana, Giuseppe La Mattina sono già usciti dal carcere. Cosimo Vernengo pìè tornato in libertà in serata. A breve toccherà poi a Vincenzo Scarantino, l'ex pentito accusato di avere depistato le indagini, Salvatore Profeta e Natale Gambino. Resterà invece in galera soltanto Gaetano Scotto, che deve scontare la pena per altre condanne subite.
In particolare è stata respinta la richiesta di revisione dei procedimenti penali "Borsellino uno" e "Borsellino bis", già celebrati e conclusi in Cassazione, mentre è stata appunto accolta la richiesta di sospensione della pena per i condannati che possono quindi lasciare subito il carcere.
Alla base della decisione di respingere la richiesta di revisione del processo ci sono motivi tecnici, peraltro già anticipati nella relazione presentata da Scarpinato. Si tratta di una norma secondo la quale la revisione è ammissibile solo davanti a sentenze definitive a carico degli imputati.
Proprio per Scarantino, però, c'è un processo ancora in piedi e riguarda la calunnia di cui è stato accusato dopo che le sue dichiarazioni sono risultate false. La revisione del processo Borsellino si potrà, quindi, fare solo dopo che Scarantino sarà processato e la sentenza a suo carico diventerà definitiva.
Scarcerato bloccato in aeroporto: documenti scaduti
Cosimo Vernengo, uno dei sette condannati per la strage di via D'Amelio a cui la Corte d'Appello di Catania ha sospeso l'esecuzione della pena, è stato bloccato in aeroporto. L'uomo aveva la carta d'identità scaduta e gli agenti del posto di polizia non gli hanno consentito di partire in aereo per tornare a Palermo. L'ex detenuto, condannato all'ergastolo, raggiungerà Palermo in treno e domani mattina dovrà recarsi in commissariato per firmare.