Oristano, doppio dramma in famiglia
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Si è suicidata durante la notte la moglie di Giovanni Cossu, il poliziotto di 52 anni ucciso ieri a coltellate a Busachi (Oristano) dal cognato Domenico Fadda, anche lui di 52 anni, durante un litigio. Elisabetta Fadda, di 42 anni, si è impiccata in una stanza dell'abitazione dove era ospite, dopo che la sua casa era stata messa sotto sequestro per i rilievi. Domenico Fadda si è quindi consegnato ai carabinieri nel tardo pomeriggio di domenica.
Prima di scappare dopo aver accoltellato alla gola il cognato Giovanni Cossu, uccidendolo, Domenico Fadda ha atteso l'arrivo dei parenti e del medico di famiglia assieme alla sorella Isabella, che aveva assistito impotente all'omicidio del marito. Soltanto allora l'allevatore 52enne è sceso in strada e si è allontanato a passo veloce, portando con sé l'arma del delitto, un coltello a serramanico che pare tenesse sempre con sé in tasca.
Nonostante i dissidi per questioni di interesse legati alla divisione di un'eredità di cui tutti erano a conoscenza a Busachi, i rapporti fra cognati pare fossero più che buoni, tanto che Domenico, scapolo, frequentava abitualmente la casa della sorella e del cognato dove spesso si fermava anche a mangiare. Dal momento in cui ha girato l'angolo, di lui si sono perse le tracce, tanto che qualcuno temeva che avesse intenzione di suicidarsi; invece l'omicida si è costituito poche ore dopo il suicidio della sorella.
Intanto, il corpo di Isabella Fadda è stato ricomposto nella camera ardente allestita in casa della sorella dove per tutto il giorno si sono susseguite le visite dei parenti e dei compaesani. A portare una parola di conforto anche il parroco del paese don Giovanni Marras, che ha appreso la notizia dell'omicidio e del suo tragico epilogo solo dopo la celebrazione della prima messa. Una lite, pare anche di poco conto, per motivi che gli inquirenti definiscono futili ma sui quali non si lasciano sfuggire una sola parola e che potrebbero anche non riguardare la storia della eredità; l'intervento di Domenico Fadda in difesa della sorella, e il tragico finale con Giovanni Cossu, poliziotto di 52 anni che, colpito alla gola, muore dissanguato appoggiato al letto.
Il racconto di Isabella Fadda potrebbe aver lasciato però qualche lacuna nella ricostruzione, anche per le sue precarie condizioni di salute. Da tempo soffriva infatti di una sorte di depressione per la quale raramente usciva di casa trascorrendo gran parte delle sue giornate proprio nella stanza teatro del delitto.