Il video risale al 15 ottobre dello scorso anno ed è stato mostrato nella trasmissione "Quarto grado"
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In un sopralluogo avvenuto il 15 ottobre dello scorso anno Michele Misseri mostra agli inquirenti il luogo in cui ha bruciato i vestiti di Sarah Scazzi nel tentativo di cancellare le tracce dell’omicidio. Il documento è stato mostrato ieri sera nel corso della trasmissione "Quarto Grado". Misseri prima mostra la pianta di fico dove avrebbe – secondo il suo racconto – consumato la violenza sessuale ai danni della nipote.
Si passa quindi al luogo in cui Misseri ha dato fuoco allo zaino e ai vestiti di Sarah, il 26 agosto dello scorso anno. Gli inquirenti riprendono la zona con una videocamera e scattano delle fotografie. Le dichiarazioni di Misseri vengono registrate e messe a verbale. “Qui ho bruciato lo zainetto e i vestiti da Sarah” afferma l’uomo che poi aggiunge di non aver aperto lo zaino prima di appiccare il fuoco. “Ti ricordi se hai potuto notare le cuffiette di Sarah, che pure sono state bruciate?” Chiede uno degli inquirenti. “No, non mi ricordo nemmeno”.
Lo zio nega invece con sicurezza che Sarah le indossasse nel momento in cu è scesa nel garage. All’epoca si sapeva ancora poco di quello che era successo e Misseri fornisce la prima di sei differenti ricostruzioni dell’accaduto. “Quindi quando è scesa nel garage è sicuro che non ce le aveva?” “Non ce le aveva” risponde l’uomo, lo sguardo fisso sui rimasugli anneriti dei vestiti della nipote.