ricercato-record

Camorrista latitante da 27 anni, nuovo identikit

Pasquale Scott è tra i 10 ricercati più pericolosi. Sfuggì alla cattura con un'evasione dall'ospedale di Caserta alla vigilia di Natale del 1984

10 Ott 2011 - 16:50
 © Ansa

© Ansa

La Polizia scientifica di Napoli ha tracciato un nuovo identikit del latitante ricercato da più tempo in Italia. Si tratta di Pasquale Scotti, uno dei 10 malviventi di massima pericolosità indicati dal ministero dell'Interno, in fuga da 27 anni. Scotti sfuggì alla cattura alla vigilia di Natale dell'84, quando evase dall'ospedale civile di Caserta dove era ricoverato per ferite alla mano riportate durante un conflitto a fuoco.

Le due immagini create dalla Polizia scientifica di Napoli, create con le moderne tecnologie, presentano il latitante così come potrebbe apparire oggi, una con i capelli bianchi e un'altra con capelli più scuri.

Scotti è stato un elemento di spicco del cartello camorristico della Nco, capeggiato dal superboss Raffaele Cutolo, di cui è sempre stato considerato uno dei "fedelissimi", protagonista della cruenta faida intrapresa negli anni '80 con clan avversi ricompattatisi nel cartello antagonista denominato "Nuova Famiglia".

Pasquale Scotti fu arrestato a Caivano, nel Napoletano, il 17 dicembre del 1983 dopo un cruento scontro a fuoco con la polizia nel corso del quale un suo affiliato, Luigi Angelino, rimase ucciso e lui stesso ferito. Era ricercato poiché ritenuto il mandante dell'omicidio di una giovane ballerina, Giovanna Matarazzo, legata sentimentalmente a Vincenzo Casillo, altro esponente apicale dell'organizzazione criminale cutoliana, vittima, il 29 gennaio 1993, di un agguato di chiara matrice camorristica quando saltò in aria a Roma mentre era a bordo della sua autovettura imbottita di esplosivo.

Subito dopo l'arresto cominciò a collaborare con la giustizia ma con dichiarazioni, secondo la Questura, rivelatesi in seguito strumentali al suo premeditato piano di fuga.

Dal Natale '84 si è reso latitante, dovendosi difendere da pesanti accuse come omicidio ed occultamento di cadavere.

Le ricerche dal 1990 sono state estese anche all'estero. Nel 2005 Scotti è stato condannato all'ergastolo dalla III sezione della Corte d'Assise del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta.

In questi anni, la presenza del ricercato è stata segnalata in Lombardia, poi in vari stati del Nord-Est europeo, successivamente in altri Paesi coperto da un ordinamento giudiziario favorevole e, sicuramente, da una nuova identità.

La Polizia ritiene però che abbia mantenuto rapporti con la famiglia, con l'anziana madre in particolare, anche utilizzando dei tramiti locali. In occasione della morte del fratello, il 51enne Giuseppe Scotti, il 27 giugno del 2008, poi, un manifesto funerario con il cordoglio di Pasquale è stato affisso in tutta la provincia a nord-ovest di Napoli.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri

Sullo stesso tema