Clima impazzito

Autunno anomalo, la Coldiretti: "Vino più buono ma a rischio i guadagni"

Per fronteggiare la siccità, gli agricoltori hanno fatto ricorso alla costosa irrigazione artificiale

10 Ott 2011 - 16:12
 © Ufficio stampa

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Il mondo dell'agricoltura è ormai abituato a fare i conti con un clima che sembra non voler più seguire il passo tradizionale delle stagioni. Questo autunno del tutto inaspettato crea qualche problema agli agricoltori anche se Coldiretti, per voce del suo responsabile economico, Lorenzo Bazzana, invita a non drammatizzare: "Con l'irrigazione artificiale siamo riusciti a fronteggiare questa siccità. Ci saranno meno pomodori da industria e meno vino anche se sarà più buono. Il problema è che, con il costo così alto del carburante, rischiano di azzerarsi i margini di guadagno, già molto bassi. Le istituzioni dovrebbero darci una mano".

Il clima anomalo di quest’anno ha creato problemi all’agricoltura?
"L’agricoltura, così come ogni attività che si svolge senza un tetto sopra, è in balia delle condizioni climatiche, siano esse normali o anormali. E’ chiaro che questo periodo molto strano, iniziato con un’estate non particolarmente calda con però una coda finale di caldo notevole, ha creato qualche scompiglio".

Quali problemi sussitono?
"Ci sono dei problemi di ordine commerciale e altri di ordine agronomico. Da un punto di vista commerciale abbiamo avuto problemi lungo l’estate poiché ci sono alcuni prodotti che vendono solo quando fa molto caldo come le pesche i meloni e le angurie. Una contrazione della domanda solo in parte recuperata a settembre. Da un punto di vista agronomico, è chiaro che questo ultimo caldo così intenso ha creato difficoltà che, in molti casi, ci hanno costretto a intervenire con l’irrigazione di soccorso in un periodo dove, di solito, non si bagna più".

La tecnologia ha quindi risolto i problemi?
"E’ già da molti anni che affrontiamo la siccità con strumenti adeguati. Il problema è il costo: con il prezzo del carburante alle stelle il rischio è che i già bassissimi margini di guadagno si azzerino del tutto. Può bastare una sola irrigazione di soccorso in più per trasformare una coltura profittevole in un raccolto che non lascia alcun guadagno. Per questo motivo chiediamo alle istituzioni di dare una mano con incentivi alle imprese in modo che l’utilizzo di energia e di gasolio sia meno dispendioso".

Quali prodotti, in particolare, soffrono questo clima?
"Ci saranno contrazioni nella produzione dell'olio e del vino, ad esempio. Anche se, va detto, tutto quello che perdiamo in quantità lo guadagniamo in qualità. Un altro prodotto che risentirà della situazione climatica è il pomodoro da industria".

Ciò significa che i pomodori costeranno di più?
"No, questo è un rischio che non corriamo perché il prezzo dei pomodori da industria è concordato all’inizio della stagione. Essendo coltivazioni fatte su contratto, non ci saranno aumenti".

Nei prossimi giorni tornerà il caldo. Questo creerà altri problemi?
"Il fatto che si rimanga in una situazione intermedia non aiuta. In questa stagione dovremmo avere un abbassamento della temperatura e le piante, recependolo, dovrebbe far cadere le foglie creando una serie di condizioni fisiologiche che favoriscono le operazioni agronomiche come la semina e tutto quello che ne è conseguenza. L'estrema siccità è qualcosa di negativo che comporta problemi nella lavorazione e nella preparazione del terreno per la semina".

Nel 2010 la semina è stata pesantemente ostacolata dalla piogge. Potrebbe ripetersi questa situazione?
"Se adesso, dopo un lungo periodo senza piogge e con un deficit pluviometrico notevole, dovesse scendere tutto quello che non è piovuto negli ultimi mesi, si creerebbero molti ostacoli per le operazioni di semina, proprio come accaduto lo scorso anno".

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