Marco Marangoni ha deciso di macinare centinaia di chilometri a piedi (dalla Francia sino a Roma) per portere alla manifestazione del 15 ottobre la sua testimonianza di "indignato"
Da Montgenevre (in Francia) a Roma, percorrendo la via Francigena. Italiano, indignato, lavoratore a nero e preoccupato per la "grave crisi": così si presenta questo novello "Forrest Gump", al secolo Marco Marangoni, classe 1965. Marangoni, scarpette, sacco a pelo e mini pc alla mano, ha deciso di macinare chilometri su chilometri per portare la sua indignazione a Roma, in tempo per il 15 ottobre, quando nella Capitale si terrà la mobilitazione internazionale “United for Global Change”.
"Lo faccio per me e per le nuove generazioni: stiamo bruciando il futuro di tanti ragazzi. Quindi, al di là del malcontento dilagante - spiega Marangoni, partito da Montegenevre il 21 settembre, ora a 360 chilometri da Roma - ho sentito la necessità di fare qualcosa di concreto. Così mi sono messo in marcia per protestare. Probabilmente perderò anche quel lavoro in nero che mi dava da vivere ma ho deciso di mettermi in gioco per chiedere più diritti per tutti".
"Sono partito da solo - racconta il novello "Forrest Gump" - ma strada facendo ho raccolto altri due indignati conosciuti tramite Facebook". In marcia con Marco da alcuni giorni si sono aggiunti infatti Alberto Cantoni, altro lavoratore in nero, e Alessandro Murino, 25enne disoccupato.
"Si lamentano tutti - racconta Marangoni -. Abbiamo incontrato pure un assessore che ci spiegava quanto è difficile ottenere fondi per realizzare un progetto. Sentiamo che la nostra battaglia è condivisa. Su internet sto raccogliendo i pensieri di tanti indignati ma non si può rimanere indignati della tastiera".