IN ATTESA DELLA CONSULTA

Ruby, il processo al premier va avanti

Rigettata la richiesta di sospensione della difesa di Slivio Berlusconi che è accusato di concussione e prostituzione minorile

03 Ott 2011 - 17:11
 © LaPresse

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Il collegio della quarta sezione penale del Tribunale di Milano ha rigettato la richiesta della difesa del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, di sospensione del processo sul caso Ruby. I legali del premier chiedevano di fermare il dibattimento fino a metà febbraio per attendere la pronuncia della Consulta sul conflitto di attribuzione sollevato dalla Camera. Berlusconi è accusato di concussione e prostituzione minorile.

Dopo una lunghissima Camera di Consiglio (circa 5 ore di riunione) i giudici milanesi hanno dichiarato irrilevante e "manifestatamente" infondata la questione di legittimità costituzionale sollevata dalle difese del premier. I legali di Silvio Berlusconi si appellavano agli articoli del codice di procedura penale che obbligano a sospendere il processo qualora sia un giudice a sollevare il conflitto di attribuzione. La difesa ha ricordato il caso di Abu Omar - l'imam rapito in Italia dalla Cia - quando i giudici sospesero il processo in attesa della decisione della Consulta sul segreto di Stato.

"Il Tribunale soggetto soltanto alla legge non può valutare criteri di opportunità". E' questo uno dei passaggi dell'ordinanza dei giudici. Innanzitutto il collegio ricorda che la norma non prevede alcun obbligo di sospendere e che va rispettato il principio della ragionevole durata del processo. "Non ci sono le condizioni per decidere neanche a livello facoltativo" è la posizione dei giudici.

Avv. Ghedini (difesa premier): "Schiaffo a Corte costituzionale"
"Dal tribunale di Milano è arrivato uno schiaffo alla Corte costituzionale" ha commentato l'avvocato Niccolò Ghedini, difensore di Silvio Berlusconi.

Le ragioni della Camera dei deputati
Secondo la Camera dei deputati, Berlusconi ha agito nella consapevolezza che Ruby-Karima, personaggio chiave del processo sui presunti festini a luci rosse di Arcore, fosse davvero la nipote dell'ex presidente egiziano, Hosni Mubarak, e che l'obiettivo fosse quello di evitare un incidente diplomatico tra Italia e Egitto.

E quelle dell'accusa
Nel processo, l'accusa sostiene che Berlusconi avrebbe avuto rapporti sessuali a pagamento con la giovane marocchina Karima el Mahroug, detta Ruby, quando era minorenne, e che abbia cercato illegittimamente di ottenerne il rilascio dalla questura di Milano, dove era stata fermata per furto, con l'obiettivo di occultare la sua relazione con la ragazza. Il processo per il premier è iniziato a Milano il 6 aprile 2011.

Processo rinviato al 22 ottobre
Dopo la richiesta delle prove da parte di accusa (il pm Ilda Boccassini) e difesa, il processo è stato rinviato a sabato 22 ottobre. I giudici hanno fissato come possibile data per un'altra udienza il 23 novembre.

Dal momento che l'accusa depositerà molte carte i difensori chiederanno un congruo termine di tempo per replicare. I legali di Berlusconi chiederanno di nuovo di non utilizzare le intercettazioni delle telefonate del premier perchè sarebbero state violate le prerogative dei parlamentari (cioè, essendo Silvio Berlusconi un deputato, per effettuarle occorre l'autorizzazione a procedere del Parlamento).

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