I quattro immigrati, armati di piede di porco, erano a bordo di un'auto che non si è fermata al controllo dei militari. Durante l'inseguimento a un carabiniere è partito un colpo
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Un immigrato albanese di circa 30 anni è stato ucciso da un carabiniere durante un inseguimento a Pascarola di Caivano, nel Napoletano. L'immigrato, in auto con altre tre persone, è fuggito a piedi all'alt dei militari; quando i carabinieri hanno raggiunto i fuggitivi, questi li hanno aggrediti a colpi di piede di porco: potrebbe essere stato proprio un fendente inferto a uno dei militari a far partire il colpo mortale.
Questa la dimanica secondo la ricostruzione dei militari dell'Arma: i due carabinieri della compagnia di Casoria durante un servizio di perlustrazione per la prevenzione di furti e rapine in abitazione e di auto, hanno notato le 4 persone in atteggiamento sospetto e hanno loro intimato l'alt per procedere alla identificazione.
Invece di fermarsi i 4 hanno abbandonato l'auto e tentato la fuga a piedi (3 sono andati a finire in un vicolo cieco mentre l'altro ha tentato la fuga per le campagne circostanti ed è stato comunque raggiunto e arrestato da uno dei due militari). I tre, inseguiti e raggiunti dall'altro carabiniere nel vicolo hanno impugnato due mazze di ferro e un piede di porco con i quali hanno cercato di opporre resistenza per non farsi arrestare. Al militare è partito un colpo di pistola forse a causa di un colpo di spranga sul braccio. Il proiettile ha ferito mortalmente uno dei malviventi, un altro è stato arrestato dallo stesso carabiniere e il terzo complice è riuscito a far perdere le proprie tracce.
Al carabiniere aggredito, successivamente portato in ospedale, sono state riscontrate varie contusioni e un grosso ematoma all'avambraccio destro guaribili in 20 giorni. Sottoposti a perquisizione, oltre alle mazze di ferro e al piede di porco, i malviventi sono stati trovati in possesso di una paletta da segnalazione dell'ufficio tecnico di un Comune della provincia di Avellino, di passamontagna, guanti e di mille euro in contanti, dei quali non hanno saputo o potuto giustificare la provenienza. Durante successivi controlli i Cc hanno accertato che l'auto degli albanesi era stata rubata un mese fa in provincia di Avellino.