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Pedofilia, le maestre della scuola materna "Sorelli" di Brescia saranno risarcite

A stabilirlo la Corte dʼAppello. Le donne sono state assolte, dopo 10 mesi di carcere Nel 2003 furono accusate, insieme ad altre dieci persone, di abusi su 23 minori

Ansa

Le due maestre arrestate a Brescia con l'accusa di pedofilia nei confronti di bambini di una scuola materna, e assolte in ogni grado di giudizio dopo più di 10 mesi di carcere, saranno risarcite.

Lo ha stabilito la Corte d'Appello di Brescia accogliendo la richiesta di riparazione per ingiusta detenzione. Le due donne riceveranno 299mila euro a testa, comprensivi dei danni morali subiti in seguito all'arresto.

La vicenda giudiziaria, che divise la città, prese il via nel 2003 e coinvolse la scuola materna comunale Sorelli, in pieno centro storico, quartiere del Carmine.

La Procura di Brescia indagò su 12 persone e a processo ne vennero rinviate 8: un sacerdote, sei maestre e un bidello. Le due educatrici, che hanno ottenuto il risarcimento, finirono prima in carcere, poi ai domiciliari. In primo grado, a tutti e otto vennero contestati, complessivamente, abusi su 23 bambini. Il pm Roberta Licci aveva chiesto la condanna complessiva, di 125 anni di carcere.

La sentenza d'assoluzione, per tutti, giunse il 6 aprile del 2006, dopo undici giorni di camera di consiglio. A fine marzo del 2009 la Corte d'Appello confermò le assoluzioni e nel maggio del 2010 anche la Corte di Cassazione aveva posto la parola fine, rigettando i ricorsi del procuratore generale e delle parti civili.