Centinaia di contenuti razzisti, neonazisti e violenti condivisi online: scattano le indagini del Ros
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I Carabinieri del Ros, su mandato della Procura della Repubblica di Brescia e in coordinamento con la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, hanno arrestato un giovane di 21 anni residente nel Bresciano, gravemente indiziato di aver promosso propaganda neonazista e istigato all'odio razziale e religioso. Contestualmente, sono state eseguite 26 perquisizioni in tutta Italia nei confronti di altrettanti sospettati, tutti ritenuti attivi in gruppi online di estrema destra.
L'inchiesta è partita nel dicembre 2023 e si è sviluppata attraverso il monitoraggio dei profili Telegram e TikTok del ragazzo, che avrebbe condiviso contenuti inneggianti alla superiorità razziale, negazionisti della Shoah, nonché materiali di apologia del fascismo e del nazismo. Il quadro accusatorio si fonda sull'articolo 604 bis del codice penale e sull'articolo 4 della Legge 645 del 1952.
Secondo quanto emerso, il 21enne partecipava attivamente a diversi canali Telegram, tra cui “White Lives Matter Italia”, “Vannawaffen TM”, “Spirito Fascista”, “Hooligans/NS/WP/WLM”, “Casa del Fascio” e altri, in cui si diffondevano messaggi suprematisti, xenofobi, antisemiti, omofobi e violenti. Alcuni post avrebbero persino incitato a compiere incendi dolosi contro esercizi commerciali frequentati da immigrati, promettendo premi in denaro. Durante le indagini, sono stati identificati altri 29 utenti coinvolti negli stessi ambienti virtuali, cinque dei quali erano minorenni all'epoca dei fatti. Le loro posizioni sono ora al vaglio degli inquirenti.