Nel corso dell’interrogatorio, il giovane ha confessato, conducendo poi gli inquirenti in un’area boschiva, dove aveva occultato l’arma del delitto
I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Frascati e della Compagnia di Anzio hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica di Velletri un 18enne del luogo, Marco Adamo, con precedenti. E' gravemente indiziato di essere l’autore dell’omicidio del 36enne bengalese, gestore e benzinaio presso un distributore di carburanti di Ardea.
Marco Adamo, il 18enne presunto autore dell'omicidio di Nahid Miah, è stato rintracciato e arrestato dai carabinieri sabato 31 maggio, mentre si nascondeva in un appartamento nel comune di Cisterna di Latina, nell'Agro Pontino. La svolta nelle indagini è arrivata grazie alla ricostruzione della rete di relazioni del sospettato, domiciliato nel residence di Colle Romito ad Ardea.
Gli investigatori del Gruppo territoriale di Frascati e della Compagnia di Anzio, coordinati dalla Procura della Repubblica di Velletri, hanno passato al setaccio gli ambienti criminali del litorale romano, acquisendo centinaia di ore di registrazioni da telecamere di videosorveglianza. Le immagini hanno permesso di tracciare l'intero percorso effettuato dal killer, a bordo di una moto rubata a Roma due giorni prima del delitto. Il mezzo è stato ritrovato il 28 maggio in una zona boschiva di Ardea, parzialmente carbonizzato.
Seguendo le tracce del furto della moto, gli inquirenti hanno individuato tre giovani del litorale sud romano, rivelatisi estranei all'omicidio. Tuttavia, proprio da loro è emerso il collegamento al 18enne che avrebbe rubato il veicolo a uno dei tre. Concentrando le indagini su di lui, sono stati sequestrati cellulari e indumenti a lui e ai suoi conoscenti. L'analisi incrociata tra i dati dei dispositivi e i filmati delle telecamere ha portato all'individuazione del covo del ragazzo, dove è stato infine bloccato e sottoposto a fermo indiziario di delitto.
Durante l'interrogatorio presso la caserma dei Carabinieri di Anzio, alla presenza del Pubblico Ministero, Adamo ha confessato il delitto e ha indicato dove aveva nascosto l'arma del delitto (un coltello a serramanico con lama da 16 centimetri con tracce di sangue), il casco e i vestiti indossati al momento della rapina, degenerata in omicidio, conducendo gli inquirenti in un’area boschiva di Ardea. Al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Velletri, a disposizione dall’Autorità Giudiziaria.
Il 27 maggio un uomo a bordo di una moto, con un casco integrale, vestito completamente di nero e armato di un grosso coltello si era recato presso il distributore “Toil” di Tor San Lorenzo, ferendo con una coltellata mortale al cuore il benzinaio, prima di rubargli 570 euro in contanti. A nulla sono serviti i tentativi dei sanitari del 118 di rianimare l’uomo, che è deceduto prima del trasporto in ospedale (sul posto era arrivato anche l’elisoccorso).
Le immagini di videosorveglianza mostrano la drammatica sequenza di quando Adamo minaccia la vittima che, dopo avergli consegnato il portafogli con l'incasso, tenta un gesto per riprenderlo. In quel momento il ragazzo sferra il fendente mortale al cuore. Il corpo di Nahid Miah, agonizzante, è stato scoperto da un automobilista che ha dato l'allarme. Purtroppo, nonostante i tentativi di rianimazione, il 36enne è deceduto poco dopo. Sul posto è arrivata anche la moglie della vittima, madre dei suoi due figli, uno dei quali molto piccolo. La donna ha accusato un malore ed è stata ricoverata in stato di choc. Il diciottenne è stato portato in carcere a Velletri.
I carabinieri hanno immediatamente avviato serrate indagini, fino ad arrivare a ricostruire l’intero percorso effettuato dall’assassino, prima e dopo il delitto.