Albania, il paradiso dei pensionati italiani: "Risparmiamo 25mila euro all'anno"
L’inviata di “È sempre Cartabianca” è andata a Durazzo, dove sono in molti a essersi trasferiti per godere di una maggiore serenità economica
"Benvenuti in Albania, questo è il paradiso dei pensionati italiani". È così che Carmine Iampietro dell'APIA (Associazione Pensionati italiani in Albania) accoglie l'inviata di "È sempre Cartabianca", arrivata a Durazzo per confrontarsi con un gruppo di connazionali che ha scelto di cambiare stato e trasferirsi nella cittadina marittima, una volta terminato di lavorare.
"C'è una convenzione bilaterale tra le due nazioni, per cui, spostando qui la residenza, e rimanendo per più di sei mesi all'anno, l'Italia è obbligata a dare la pensione lorda", continua l'uomo, sottolineando di poter ora usufruire di 1500 euro al mese, a fronte dei 1150 che intascava in precedenza. "Facendo due calcoli, qui possiamo risparmiare fino a 25mila euro all'anno", aggiunge un'altra pensionata, trasferita con il marito. "In Italia, se riuscivamo a metterne via cinquemila, era un miracolo".
A migliorare, stando ai racconti, non è solo il portafogli, ma anche la qualità della vita. In Albania, infatti, il costo di beni e servizi è molto più basso, perciò è possibile regalarsi qualche sfizio in più: aperitivi, spa, corsi di latinoamericano e cene al ristorante. "Un piatto di spaghetti ai frutti di mare costa sette euro e cinquanta, un fritto misto meraviglioso neanche dieci", spiega Isabella Ruggeri, che lavora in un'agenzia che si occupa di trasferimenti all'estero. "Dalla pandemia sono arrivati qui circa duemila pensionati".
Quanto inserito fra l'1.00 e le 8.00 verrà moderato a partire dalle ore 8.00
Nessun commento
Metti il tuo like ad un commento
Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione
Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook
I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre
In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali