34ENNE SCOMPARSA

Cadavere a Vasto, ora l'esame del DnaIl padre di Eleonora Gizzi: "Forse è lei"

L'uomo è stato sul luogo dove è stato rinvenuto un cadavere tra le sterpaglie nei pressi di un pilone della A14, a due chilometri dall'abitazione della 34enne sparita a fine marzo

26 Ago 2014 - 22:04
 © ansa

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"Mi hanno chiamato per farmi parlare con il magistrato, ma non mi hanno fatto vedere il cadavere per le condizioni in cui versa". Lo ha detto il padre della 34enne Eleonora Gizzi, scomparsa dal 28 marzo a Vasto (Chieti). L'uomo è stato sul luogo dove è stato rinvenuto un cadavere tra le sterpaglie nei pressi di un pilone della A14, a due chilometri dall'abitazione della donna. "Presto ci sarà l'esame del Dna e poi l'autopsia", ha aggiunto.

"Ci sono degli elementi che mi convincono che sia lei ma aspettiamo la prova del Dna", ha sottolineato. A scoprire il corpo un tecnico della Società Autostrade durante verifiche dei piloni. Lo stato del cadavere non ha reso possibile stabilire se si trattasse di un uomo o di una donna, ma secondo quanto si è potuto apprendere, proprio lo stato del corpo indicherebbe che si troverebbe in quel luogo da aprile.

Nonostante le difficoltà del riconoscimento, il papà di Eleonora, Italo Gizzi, accorso subito sul posto, sembra non avere dubbi: "Sono certo che sia lei, me lo sento. La cosa che mi tormenta è che è poco distante da casa ma soprattutto sono luoghi che sono stati battuti da chi la cercava. Non riesco a trovare pace ma io non mi muovo da qui, aspetto finché non mi daranno delle risposte".

Il luogo del ritrovamento è in via Salce, proprio a ridosso di un pilone della A14, in un tratto non visibile ai passanti ma in una zona, seppur decentrata, abbastanza trafficata, meno di due chilometri dall'abitazione della famiglia Gizzi. Pochi gli elementi trapelati nel corso della giornata: capelli lunghi, altezza 1,60, senza scarpe e con un giubbotto. Un paio di stivaletti sarebbero stati trovati non lontano.

A coordinare le operazioni il vice questore Cesare Ciammaichella. Le indagini sono affidate alla Procura di Vasto, in particolare al pm della Procura di Pescara, Giuseppe Bellelli, in queste settimane applicato nel centro rivierasco. Per i rilievi, oltre alla Scientifica di Vasto, sono giunti in appoggio i colleghi da Lanciano e Chieti e i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Vasto. A intervenire nell'immediato i vigili del fuoco. Il medico legale è Francesco Parente della Asl provinciale.

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