Tra pappe e pannolini in casa in un quartiere popolare è spuntata fuori la droga. Il caso è stato segnalato al Tribunale per i minorenni e ai Servizi sociali del Comune, anche per le pessime condizioni dell'appartamento
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Disperazione e povertà. Sono questi i motivi che hanno spinto una donna, una disoccupata di 30 anni di Pescara, a spacciare. La 30enne si è difesa sostenendo che vendeva droga per sfamare i sette figli, il più piccolo di dieci mesi, il più grande di dieci anni. Gli agenti hanno trovato in casa 14 grammi di eroina, una dosa di cocaina e un bilancino di precisione. La donna è stata posta agli arresti domiciliari.
Il blitz degli agenti della Squadra Mobile di Pescara è scattato nel quartiere periferico di Rancitelli, all'interno di una casa popolare occupata dalla donna, da suo marito - pure lui disoccupato - e dai sette figli. Tra pappe e pannolini è quindi spuntata fuori la droga. Il caso è stato segnalato al Tribunale per i minorenni e ai Servizi sociali del Comune, anche per le pessime condizioni dell'appartamento