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Addio a Mariasilvia Spolato, la prima donna in Italia a dichiararsi lesbica

A Bolzano presenti centinaia di persone per lʼultimo saluto allʼanziana clochard che in città tutti amavano e conoscevano

I funerali si sono svolti alle 13.45 nella Sala del Commiato presso il cimitero di Bolzano, a darne notizia su Facebook Liliana Di Fede, direttrice Assb.

L'organizzazione della cerimonia, in accordo con i parenti della donna, è stata affidata ad Azienda Servizi Sociali in collaborazione con l'ufficio servizi funerari del Comune. L'Assb ha comunicato che "in molti negli ultimi giorni hanno chiesto informazioni riguardo alla storia di Mariasilvia e c'è anche chi si è gentilmente offerto di sostenere i costi per le esequie". La signora Spolato però disponeva di un piccolo patrimonio che è stato sufficiente a coprire le spese e "chi desidera onorare la sua memoria troverà sicuramente il modo per farlo"

Una storia che ha commosso tutti quella di Mariasilvia Spolato, diventata famosa sfilando l'8 marzo del 1972 con il cartello "Liberazione omosessuale". Si è spenta all'età di 83 anni in una casa di riposo di Bolzano e in molti conoscevano il racconto della vita travagliata di questa anziana signora considerata pioniera dei diritti civili.  Fu una delle prime a fare coming out dichiarandosi pubblicamente lesbica e concentrando su di sé tutto il peso dell'opinione pubblica.

Da docente di matematica a clochard per colpa di quel cartello e dell'eccessiva esposizione mediatica, Mariasilvia perse tutto, compagna, lavoro e rapporti con la famiglia. Per inseguire i suoi ideali iniziò a girare per l'italia sino a raggiungere Bolzano. Chi la ricorda descrive un'anziana signora sempre alla ricerca di libri e giornali da leggere. Negli ultimi anni, dopo una grave infezione alla gamba destra, la Spolato riceveva visite di donne che le portavano regali per farla sentire meno sola. Oggi tutti la ricordano con affetto e un pizzico di malinconia.