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"Ti votano perché sei storpia", insulti social alla Miss disabile

La risposta di Chiara Bordi non si fa attendere: "A me mancherà pure un piede, ma a questa persona mancano cervello e cuore"

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"Fai schifo, vattene a casa e non fare pena agli italiani che ti votano perché sei storpia".

E' questo l'insulto ricevuto su Facebook da Chiara Bordi, la 18enne di Tarquinia (Viterbo) che parteciperà alla finale di Miss Italia con una protesi alla gamba sinistra. Chiara ha subito l'amputazione dell'arto 5 anni fa, in seguito ad un grave incidente in motorino. E' la prima concorrente con disabilità a partecipare al concorso di bellezza più importante d'Italia.

A rivolgerle questa frase, sotto ad un post attraverso il quale la miss chiedeva ai cittadini di Tarquinia di votarla, è stata una donna. Ma la risposta all'insulto da parte della giovane non si è fatta attendere. "A me il commento della "signora" scivola completamente addosso", scrive Chiara su Facebook, "Mi dispiace per lei perché a me mancherà pure un piede, ma a lei mancano cervello e cuore, e queste sono le uniche due qualità che, secondo me, contano. Dietro tutta questa cattiveria si nasconde frustrazione e insoddisfazione personale di gente che, invece di lottare contro i lati negativi della propria vita e cambiarli, preferisce scoraggiare gli altri e portarli al proprio stesso livello. E' molto più facile stare dietro ad un computer a insultare i traguardi altrui che alzarsi e combattere contro la vita, per poi godersela".

Chiara ci tiene anche a spiegare quali sono i motivi della sua partecipazione al concorso: "A me della vittoria non interessa niente, tanto meno di fare pena perché posso assicurare che la pena è l'ultima cosa ricercata e la prima odiata da me e da qualsiasi altro tipo di disabile. Sto facendo tutto questo per dimostrare alle persone ottuse (appunto) che una ragazza senza un arto può gareggiare al pari di tutte, che la diversità non è vincolante, che la vita non si interrompe mai, ed è sempre bella anche quando sembra che ce l'abbia con te, che da un dramma si rinasce e si cresce più forti di prima, tutto sta nel saper reagire".

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