Accusati di detenzione di armi clandestine, restano in carcere. Continuano le indagini che battono diverse piste
di Alessio FuscoRestano in carcere i due turchi, di 22 e 25 anni, sorpresi il 3 settembre, giorno della festa di Santa Rosa, dalla polizia con delle armi da guerra in un b&b di Viterbo. Sono accusati di detenzione di armi clandestine. Gli inquirenti stanno dando la caccia anche a un terzo uomo, qualcuno che li avrebbe aiutati ad arrivare in città e che avrebbe prenotato la struttura dove i due dovevano soggiornare. Scongiurato un possibile attentato proprio durante la festa di Santa Rosa, le indagini ripartono dall'unico dato oggettivo: le armi. Dalla chat emersa dall'esame di uno dei telefoni in possesso dei due giovani sembra che stessero per procedere a una vendita d'armi. Non si esclude nemmeno la pista dell'immigrazione clandestina volta a favorire anche l'ingresso in Europa di dissidenti turchi e ricercati dalle autorità di Ankara. All'interno della stanza di hotel infatti sono state trovate numero scorte di cibo, forse dovevano ospitare altre persone.