Gli esperti escludono le 11 persone indagate. Zornitta: "Finalmente la verità". Gli avvocati delle vittime: "Epilogo che rattrista"
di Paolo BrinisL'identità di Unabomber rimane misteriosa, e con molta probabilità lo rimarrà per sempre. Era stato chiamato così il folle attentatore che tra il 1994 e il 2006 ha terrorizzato le regioni del Nord Est Italia disseminando rudimentali trappole esplosive in chiese, cimiteri, supermercati, sagre paesane, spiagge, cabine telefoniche.
Dopo oltre due anni di analisi e perizie, gli esperti hanno stabilito che non c'è nessuna corrispondenza genetica tra il Dna delle 11 persone indagate e quello ricavato dai reperti conservati nell'archivio della Procura di Trieste. Il principale sospettato di essere Unabomber è stato per tutti questi anni Elvo Zornitta, ingegnere oggi 68enne della provincia di Pordenone. Finito a processo e poi prosciolto.
L'inchiesta è destinata dunque a una nuova e definitiva archiviazione. Gli avvocati delle vittime - alcune di loro ferite gravemente - parlano di un epilogo che rattrista. Dopo oltre 20 anni di indagini, l'unico condannato è stato un poliziotto, accusato di aver manomesso un taglierino per dimostrare la colpevolezza di Elvo Zornitta.