CERCAVANO UNA VITA MIGLIORE

Traffico di permessi di soggiorno: 468 stranieri coinvolti

I migranti, per la maggior parte bengalesi, pagavano fino a 20mila euro l'uno, per poter entrare in Italia

di Ilaria Liberatore
04 Nov 2025 - 13:23
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Un giro d'affari di tre milioni di euro, che in due anni ha permesso a quasi 500 persone - 468 in tutto - di entrare in Italia con falsi permessi di soggiorno e con la speranza di un lavoro che non esisteva. Il tutto grazie a un'organizzazione criminale con a capo un cittadino bengalese di 45 anni, gestore di un piccolo negozio nel centro di Pescara, ora in carcere. Altre 19 persone sono indagate, con l'accusa di associazione per delinquere, finalizzata ad altri reati come immigrazione clandestina, tentata estorsione, rapina, falsificazione di atti pubblici e auto-riciclaggio. I migranti, per la maggior parte bengalesi, pagavano fino a 20mila euro l'uno, per poter entrare in Italia, in particolare in varie località abruzzesi, convinti di poter trovare una vita migliore. Ma al loro arrivo non c'era alcun posto di lavoro. Dovevano sborsare 120 euro al mese per una sistemazione di fortuna, e mille per ottenere la residenza.